venerdì 9 giugno 2017

Il Vangelo del Sabato 10 Giugno 2017

Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Tobìa (12,1.5-15.20)
Dal Vangelo secondo Marco (12,38-44) anno dispari.
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento:
«Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere
saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti
nei banchetti.
Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere.
Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete.
Tanti ricchi ne gettavano molte.
Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa
vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo.
Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto
quanto aveva per vivere».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Questo Vangelo dovrebbe essere esposto a grandi lettere nel nostro Parlamento,
dove ci sono tanti finti cristiani uguali ai farisei.
La descrizione che Gesù fa dei farisei è davvero terribile, in quanto ci dice
che essi vivono in una continua finzione ed illusione.
Da un lato divorano le case delle vedove; questa è un’affermazione che, ai
contemporanei di Gesù, ma anche ai nostri contemporanei, doveva suonare
come un’accusa tremenda.
La vedovanza, infatti, era una delle categorie più care a Dio, per cui ledere
queste figure aveva qualcosa di odioso e di inaccettabile.
Inoltre, Gesù dice che i farisei pregano a lungo, ma in realtà lo fanno con
ostentazione e falsamente.
Quella preghiera non è accettata per niente da Dio, poiché è muta e sterile.
Vediamo come è facile illudersi di essere a posto con Dio?
Come si può evitare tutto ciò?
Semplicemente ricordando che Gesù non vuole nulla da noi, se non il nostro
cuore, posto sul1'altare dell’offerta tutti i giorni, assieme al suo.
Non facciamo perciò i farisei, ma aiutiamo chi è nella difficoltà con il cuore
aperto, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.