Della 20° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro
dei Giudici (9,6-15)
Dal Vangelo secondo
Matteo (20,1-16) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei
cieli è simile a un
padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata
lavoratori per la sua
vigna.
Si accordò con loro
per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna.
Uscito poi verso le
nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza,
disoccupati, e disse
loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto
ve lo darò”.
Ed essi andarono.
Uscì di nuovo verso
mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto.
Uscito ancora verso le
cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse
loro: “Perché ve ne
state qui tutto il giorno senza far niente?”.
Gli risposero: “Perché
nessuno ci ha presi a giornata”.
Ed egli disse loro:
“Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il
padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i
lavoratori e dà loro
la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”.
Venuti quelli delle
cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
Quando arrivarono i
primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più.
Ma anch’essi
ricevettero ciascuno un denaro.
Nel ritirarlo, però,
mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi
hanno lavorato un’ora
soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo
sopportato il peso
della giornata e il caldo”.
Ma il padrone,
rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto.
Non hai forse
concordato con me per un denaro?
Prendi il tuo e
vattene.
Ma io voglio dare
anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle
mie cose quello che
voglio?
Oppure tu sei
invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi
saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Non c’è dubbio: la logica di Dio
ci confonde e ci lascia perplessi.
Perché non dare a coloro che
hanno lavorato di più un salario più alto?
Perché dare a coloro che, magari
dopo una vita di peccato e di lontananza da
Lui, solo alla fine si sono aperti
alla sua grazia, la stessa ricompensa di chi
è stato sempre fedele?
Eppure, Gesù vuole che gli
Apostoli abbiano chiara questa verità; la domanda
che Pietro aveva rivolto a Gesù
riguardo la loro ricompensa riceve così una
risposta molto chiara.
Seguire Gesù non è una questione
di tempo o di merito, ma di amore e di
conversione fattiva.
Ci sono persone che prendono
tanto sul serio la parola di Gesù che essi,
dopo una vita di peccato, si
convertono alle esigenze evangeliche; essi sono
già degni del regno dei cieli.
Coraggio perciò, non guardiamo
agli altri, ma semplicemente ad amare il
Signore ed i fratelli,
sicuramente non sarà sempre facile, ma possiamo
avere la preghiera che ci aiuta.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e
sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.