domenica 27 agosto 2023

Il Vangelo del Lunedì 28 Agosto 2023

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Agostino, vescovo e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per

attendere il suo Figlio che egli ha risuscitato.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo

ai Tessalonicési (1,1-5.8b-10)

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei

Tessalonicési che è in Dio Padre e nel

Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.

Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti

voi, ricordandovi nelle nostre preghiere

e tenendo continuamente presenti

l’operosità della vostra fede, la fatica

della vostra carità e la fermezza della

vostra speranza nel Signore nostro

Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.

Sappiamo bene, fratelli amati da Dio,

che siete stati scelti da lui.

Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse

fra voi soltanto per mezzo della parola,

ma anche con la potenza dello Spirito Santo

e con profonda convinzione: ben sapete

come ci siamo comportati in mezzo a voi

per il vostro bene.

La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto,

tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.

Sono essi infatti a raccontare come noi siamo

venuti in mezzo a voi e come vi siete

convertiti dagli idoli a Dio, per servire il

Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo

Figlio, che egli ha risuscitato dai morti,

Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

Parola di Dio.

Vangelo

Guai a voi, guide cieche.

Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22) anno dispari.

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai

a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete

il regno dei cieli davanti alla gente; di

fatto non entrate voi, e non lasciate entrare

nemmeno quelli che vogliono entrare.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che

percorrete il mare e la terra per fare un

solo prosèlito e, quando lo è divenuto,

lo rendete degno della Geènna due

volte più di voi.

Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se

uno giura per il tempio, non conta nulla;

se invece uno giura per l’oro del tempio,

resta obbligato”.

Stolti e ciechi!

Che cosa è più grande: l’oro o il tempio

che rende sacro l’oro?

E dite ancora: “Se uno giura per l’altare,

non conta nulla; se invece uno giura per

l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”.

Ciechi!

Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare

che rende sacra l’offerta?

Ebbene, chi giura per l’altare, giura per

l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi

giura per il tempio, giura per il tempio

e per Colui che lo abita.

E chi giura per il cielo, giura per il trono

di Dio e per Colui che vi è assiso».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La veemenza con cui Gesù si scaglia

contro alcuni atteggiamenti dei farisei,

suoi contemporanei, fa rabbrividire.

Lasciatemi spezzare una lancia in favore

dei farisei, che erano persone tutt’altro

che meschine e avide, come invece appaiono

dalla penna avvelenata degli evangelisti.

I farisei volevano vivere con grande

serietà e fedeltà la legge di Dio,

rispettandone scrupolosamente i dettami,

vivendo con fervore ogni piccola norma

derivante dalla Legge.

Ma questo atteggiamento aveva ingenerato

in loro la consapevolezza di essere diversi

e, infine, migliori.

Non erano, perciò, persone superficiali,

né ostentavano la propria religiosità,

erano, piuttosto, dei devoti che vivevano

francamente e radicalmente il proprio

rapporto con Dio.

Anche per noi esiste il rischio reale di

vivere l’appartenenza al Vangelo come

una diversità, come una miglioria della

vita, cosa vera, in realtà, ma non indenne

dal rischio di mettere la propria nuova e

lustra identità spirituale al posto di Dio.

Così, amici, quando un evento o

un’esperienza ci fanno trovare o ritrovare

la fede, che so, un ritiro, l’appartenenza

ad un movimento, stiamo attenti a non

cadere nel rischio dei farisei, identificando

la fede con la propria concreta esperienza di fede.

Troppe volte ho visto pii discepoli

percorrere il mare e la terra per fare

un solo proselito; rubandolo al

gruppo parrocchiale!

Non prendiamoci troppo sul serio, ma preghiamo!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.