martedì 4 maggio 2021

Il Vangelo del Mercoledì 5 Maggio 2021

 

Della 5° settimana del Tempo Ordinario.

Prima Lettura

Fu stabilito che salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.

Dagli Atti degli Apostoli (15,1-6)

In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai

fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l'uso di Mosè, non potete essere salvati».

Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro,

fu stabilito che  salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.

Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenìcia e la Samarìa,

raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.

Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani,

e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro.

Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: «È

necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè».

Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore.

Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota

perché porti più frutto.

Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.

Rimanete in me e io in voi.

Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche

voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci.

Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla.

Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono,

lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto.

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non possiamo fare nulla senza Cristo.

Da Lui riceviamo la linfa vitale, da Lui riceviamo ogni intuizione, da Lui riceviamo

l’amore attraverso cui amiamo gli altri, da Lui riceviamo luce e pace.

Linfa vitale è la sua presenza, come la linfa che dalla vite passa al tralcio,

e che lo fa crescere, gli fa portare frutto.

Da Gesù soltanto riceviamo la forza che ci permette di restare cristiani, di non

scoraggiarci, di annunciare la sua presenza di risorto nel nostro mondo.

Ma, come sa bene ogni viticoltore, la vite va potata prima che si risvegli dal sonno invernale.

Una vite o un albero da frutto che non viene potato diventa selvatico, inesorabilmente.

La vita ci pota, a volte con violenza inaudita, ci scuote nelle profondità; una difficoltà,

un dolore, un lutto, una malattia ci gettano nello sconforto ma possono diventare

occasione di crescita.

Il tralcio potato concentra la sua energia nel moncone di ramo rimasto,

facendogli portare frutto.

Proviamo a vivere le prove della vita come l’occasione per crescere, per diventare più

forti, sapendo che nessuna sofferenza ci toglie dalla linfa vitale di Cristo.

Allora, come Lui, potremo veder rinascere ciò che ci è più caro, vedremo la sua linfa

far maturare i fiori delle nostre opere, attraverso l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.