venerdì 14 febbraio 2025

Il Vangelo del Sabato 15 Febbraio 2025

 

Della 5° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Faustino e Giovita, martiri.

Prima Lettura.

Il Signore Dio lo scacciò dal giardino

di Eden, perché lavorasse il suolo.

Dal libro della Gènesi (3,9-24)

Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse:

"Dove sei?". Rispose: "Ho udito la tua

voce nel giardino: ho avuto paura, perché

sono nudo, e mi sono nascosto".

Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che sei nudo?

Hai forse mangiato dell'albero di cui

ti avevo comandato di non mangiare?".

Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai

posta accanto mi ha dato dell'albero

e io ne ho mangiato".

Il Signore Dio disse alla donna: "Che

hai fatto?".

Rispose la donna: "Il serpente mi ha

ingannata e io ho mangiato".

Allora il Signore Dio disse al serpente:

"Poiché hai fatto questo, maledetto tu

fra tutto il bestiame e fra tutti gli

animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere

mangerai per tutti i giorni della tua vita.

Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra

la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti

schiaccerà la testa e tu le insidierai

il calcagno".

Alla donna disse: "Moltiplicherò i tuoi

dolori e le tue gravidanze, con dolore

partorirai figli.

Verso tuo marito sarà il tuo istinto,

ed egli ti dominerà".

All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la

voce di tua moglie e hai mangiato

dell'albero di cui ti avevo comandato:

"Non devi mangiarne", maledetto il

suolo per causa tua!

Con dolore ne trarrai il cibo per tutti

i giorni della tua vita.

Spine e cardi produrrà per te e mangerai

l'erba dei campi.

Con il sudore del tuo volto mangerai il

pane, finché non ritornerai alla terra,

perché da essa sei stato tratto: polvere

tu sei e in polvere ritornerai!".

L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché

ella fu la madre di tutti i viventi.

Il Signore Dio fece all'uomo e a sua

moglie tuniche di pelli e li vestì.

Poi il Signore Dio disse: "Ecco, l'uomo

è diventato come uno di noi quanto alla

conoscenza del bene e del male.

Che ora egli non stenda la mano e non

prenda anche dell'albero della vita, ne

mangi e viva per sempre!".

Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di

Eden, perché lavorasse il suolo da cui

era stato tratto.

Scacciò l'uomo e pose a oriente del

giardino di Eden i cherubini e la fiamma

della spada guizzante, per custodire

la via all'albero della vita.

Parola di Dio.

Vangelo.

Mangiarono a sazietà.

Dal Vangelo secondo

Marco (8,1-10) anno dispari.

In quei giorni, poiché vi era di nuovo

molta folla e non avevano da mangiare,

Gesù chiamò a sé i discepoli e disse

loro: "Sento compassione per la folla;

ormai da tre giorni stanno con me

e non hanno da mangiare.

Se li rimando digiuni alle loro case,

verranno meno lungo il cammino; e

alcuni di loro sono venuti da lontano".

Gli risposero i suoi discepoli: "Come

riuscire a sfamarli di pane qui,

in un deserto?".

Domandò loro: "Quanti pani avete?".

Dissero: "Sette".

Ordinò alla folla di sedersi per terra.

Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò

e li dava ai suoi discepoli perché li

distribuissero; ed essi li distribuirono

alla folla.

Avevano anche pochi pesciolini; recitò

la benedizione su di essi e fece

distribuire anche quelli.

Mangiarono a sazietà e portarono via i

pezzi avanzati: sette sporte.

Erano circa quattromila.

E li congedò.

Poi salì sulla barca con i suoi discepoli

e subito andò dalle parti di Dalmanutà.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Davanti alla fame della folla, anche noi

ci sentiamo impotenti.

Davanti alle notizie catastrofiche,

corriamo il rischio di scivolare nel

pessimismo più cupo, più catastrofico.

Come possiamo sfamare nel deserto

della Storia, tutta questa gente?

Il Signore ci chiede, ancora una volta,

di mettere a disposizione ciò che siamo,

di condividere la nostra pochezza.

Il particolare che caratterizza Marco, è il

numero dei pani da condividere; sette.

Sette, in Israele, è il numero della perfezione.

E sette saranno le ceste avanzate colme di cibo.

Anche se i nostri mezzi sono piccoli,

siamo chiamati a metterli totalmente a

disposizione, al meglio delle nostre forze.

E non solo sfameremo chi ci sta attorno,

ma ancora avanzeremo per noi e per gli

altri, l’amore che siamo disposti a

mettere in circolo, chiedendo aiuto

alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.