Della 32° settimana del Tempo Ordinario.
San Lorenzo
O'Toole, Arcivescovo di Dublino.
Prima lettura
dalla terza lettera di san Giovanni apostolo (1,5-8).
Carissimo [Gaio], tu
ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore
dei fratelli, benché
stranieri.
Essi hanno dato
testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa; tu farai
bene a provvedere loro
il necessario per il viaggio in modo degno di Dio.
Per il suo nome,
infatti, essi sono partiti senza accettare nulla dai pagani.
Noi perciò dobbiamo
accogliere tali persone per diventare collaboratori della verità.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(18,1-8) anno pari.
In quel tempo, Gesù
diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di
pregare sempre, senza
stancarsi mai:
«In una città viveva
un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno.
In quella città c'era
anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: "Fammi
giustizia contro il
mio avversario".
Per un po' di tempo
egli non volle; ma poi disse tra sé: "Anche se non temo Dio
e non ho riguardo per
alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò
giustizia perché non
venga continuamente a importunarmi"».
E il Signore
soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto.
E Dio non farà forse
giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?
Li farà forse
aspettare a lungo?
Io vi dico che farà
loro giustizia prontamente.
Ma il Figlio dell'uomo,
quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Il Signore troverà ancora la fede
quando tornerà sulla terra?
Non dice; troverà le parrocchie,
i dicasteri e la curia romana, la cultura cattolica,
le chiese, i campanili.
Troverà la fede?
Il dramma del nostro tempo,
l’opera urgente di conversione che siamo
chiamati a compiere è il recupero
della fede ormai diventata stanca abitudine,
innocua e vaga appartenenza.
La fede che brucia, che forgia i
santi, che spinge i martiri a donare il proprio
sangue, langue nelle nostre
comunità.
La fede di sapere che Dio è
giusto, è un Padre che ascolta e accoglie, non
un despota annoiato che non sa
che farsene di noi.
La fede di chi vede un mondo
altro nascosto nelle pieghe di questo
vecchio mondo dolente.
La fede di chi sa che ogni gesto
compiuto nel nome del Signore risorto
ci trasforma la vita concreta.
Il Regno avanza, ne siamo
avvinti, ne facciamo parte, lo costruiamo nella
quotidianità in ufficio, a casa,
a scuola e al lavoro.
Siamo noi a rendere possibile la
fede, anche con la nostra preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.