mercoledì 24 marzo 2021

Il Vangelo del Giovedì 25 Marzo 2021














Della 5° settimana di Quaresima.

Annunciazione del Signore.

Prima lettura.

Ecco, la vergine concepirà.

Dal libro del profeta Isaia (7,10-14; 8,10)

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore,

tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto».

Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».

Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide!

Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio?

Pertanto il Signore stesso vi darà un segno.

Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele,

perché Dio è con noi».

Parola di Dio.

Seconda lettura.

Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei (10,4-10)

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati.

Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio

né offerta, un corpo invece mi hai preparato.

Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.

Allora ho detto: "Ecco, io vengo poiché di me sta scritto nel rotolo del libro

per fare, o Dio, la tua volontà"».

Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte,

né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la

Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà».

Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo.

Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del

corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Parola di Dio.

Vangelo.

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38) anno dispari.

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata

Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe.

La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia:

il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.

L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.

Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.

Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il

trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo

regno non avrà fine».

Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».

Le rispose l'angelo: <<o Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo

ti coprirà con la sua ombra.

Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.

Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa

un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è

impossibile a Dio>>.

Allora Maria disse: <<Ecco la serva del Signore: avvenga di me secondo la tua parola>>.

E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

A nove mesi dal Natale la liturgia apre una parentesi gioiosa nell’austero

cammino di Quaresima.

Celebrando la festa dell’annunciazione mettiamo insieme i diversi misteri che

stiamo per celebrare.

Il Gesù che sta per essere consegnato, quel Gesù che, consapevole di essere un

chicco di frumento, è disposto a morire pur di rivelare all’umanità confusa il

vero volto di Dio, è il Verbo di Dio che ha scelto di diventare uomo per rendere

accessibile l’immensità di Dio.

L’uomo fatica ad immaginare Dio e, quando lo fà, spesso se lo immagina come

la somma delle proprie paure inconsce, un essere supremo indifferente al nostro

destino da tenere buono con i riti e le preghiere.

Anche l’esperienza di Israele, pur avendo cambiato radicalmente questa idea, ha

confuso la rivelazione genuina con visioni approssimative di Dio, contribuendo

a crearne un’immagine misteriosa e scostante.

Nemmeno i profeti sono riusciti a cambiare questa ambiguità che permane nel

cuore degli uomini.

No, l’uomo non è capace di avere una corretta rappresentazione di Dio e, perciò,

Dio ha deciso di incarnarsi, di diventare uomo per diventare accessibile.

In questa giornata in cui facciamo memoria dell’istante dell’incarnazione, già

vediamo e celebriamo la volontà di un Dio disposto a tutto pur di farsi riconoscere.

Riconosciamo, perciò, la grandezza di Dio attraverso il sacrificio di Gesù,

aiutandoci con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.