mercoledì 28 agosto 2019

Il Vangelo del Giovedì 29 Agosto 2019


Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
Martirio di S. Giovanni Battista.
1° Lettura dal libro del profeta Geremia (1,17-19)
In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore: «Tu, stringi la veste
ai fianchi, àlzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti di fronte
a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro
e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (6,17-29) anno dispari.
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo
in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché
l’aveva sposata.
Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello».
Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché
Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui;
nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un
banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i
notabili della Galilea.
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.
Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà
del mio regno».
Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?».
Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi
dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle
opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni.
La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la
diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre.
I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo
posero in un sepolcro.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Giovanni muore a causa della sua franchezza, della sua coerenza.
Senza paura per le conseguenze del suo gesto, della sua predicazione, Giovanni
sfida infingardaggine del piccolo Erode, schiavo delle proprie malsane
passioni affettive, e non rinuncia alla verità più scomoda ed inquietante.
Storia drammatica ed esemplare, quella che oggi celebriamo, storia del potere
che diventa spietato, dell’amor proprio che diventa schiavo del giudizio altrui,
della malvagità che può abitare il cuore di una donna ferità.
Erode, Erodiade, Salomè, tutti burattini della Provvidenza, convinti di essere
dei grandi della storia, sono oggi ricordati solo per avere dato la morte ad un
asceta consumato dalla penitenza.
Convinti di avere sepolto la verità, l’hanno fatta divampare come un incendio.
Preghiamo, oggi, per i tanti, troppi fratelli nella fede che ancora subiscono
(e sono troppi) violenza a causa della loro fedeltà al Vangelo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.