Della 34° settimana del Tempo Ordinario.
San Clemente I, Papa e martire.
Prima lettura dal dal
libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo (14,1-5).
Io, Giovanni, vidi:
ecco l'Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui
centoquarantaquattromila
persone, che recavano scritto sulla fronte il suo
nome e il nome del
Padre suo.
E udii una voce che
veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come
un rimbombo di forte
tuono.
La voce che udii era
come quella di suonatori di cetra che si accompagnano
nel canto con le loro
cetre.
Essi cantano come un
canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri
viventi e agli
anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i
centoquarantaquattromila,
i redenti della terra.
Essi sono coloro che
seguono l'Agnello dovunque vada.
Questi sono stati
redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello.
Non fu trovata
menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(21,1-4) anno pari.
In quel tempo, Gesù,
alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte
nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova
povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità
vi dico: questa
vedova, così povera, ha gettato più di tutti.
Tutti costoro,
infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo.
Ella invece, nella sua
miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Soccorrere i poveri è qualcosa
che ci rende onore, che ci rende più uomini.
Purtroppo, però, molti non hanno
letto tutto il Vangelo e pretendono di vedere il proprio
nome pubblicato in qualche
bell'elenco pubblico con tanto di sentiti ringraziamenti.
In tutta assoluta e cattolica
umiltà.
Così doveva accadere al tempo di
Gesù quando l’offerta al tempio confluiva
in un grande contenitore e dava l’occasione
ai benestanti di manifestare
pubblicamente la loro generosa
offerta.
Generosi benefattori che,
probabilmente, nemmeno hanno notato la povera vecchina
che stava gettando uno spicciolo,
qualche centesimo, nell’immenso contenitore.
Gesù, invece, la nota e la indica
come esempio di discepolato.
Perchè il gesto che compie ha una
caratteristica eccezionale; è autentico.
Ciò che questa donna offre è
donato a Dio, non alla crescita della sua fama.
Imitiamola nel donare a Dio ciò
che abbiamo di necessario per vivere,
non di superfluo, compresa la
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.