Della 32° settimana
del Tempo Ordinario.
S. Giosafat,
vescovo e martire.
1° Lettura dal libro
della Sapienza (2,23-3,9)
Dio ha creato l’uomo
per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della
propria natura.
Ma per l’invidia del
diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno
esperienza coloro che
le appartengono.
Le anime dei giusti,
invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli
stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una
sciagura, la loro
partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi
degli uomini subiscono castighi, la loro speranza resta
piena d’immortalità.
In cambio di una breve
pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha
provati e li ha
trovati degni di sé; li ha saggiati come oro nel crogiuolo e
li ha graditi come
l’offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro
giudizio risplenderanno, come scintille nella stoppia
correranno qua e là.
Governeranno le
nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà
per sempre su di loro.
Coloro che confidano
in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell’amore
rimarranno presso di
lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(17,7-10) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare
il gregge, gli dirà,
quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”?
Non gli dirà
piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi,
finché avrò mangiato e
bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”?
Avrà forse gratitudine
verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando
avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato,
dite: “Siamo servi
inutili.
Abbiamo fatto quanto
dovevamo fare”».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Abbiamo scoperto la bellezza dei
Dio di Gesù, abbiamo aderito alla sua proposta,
abbiamo accolto la Parola e
l’abbiamo lasciata fiorire in noi stessi, cambiando la
nostra vita, illuminandola.
Gioiamo nel lavorare nella vigna
del Signore, siamo colmi di stupore nell’incontrare
altri uomini e donne che come noi
si sono fidati del Nazareno.
Sì, noi crediamo, con forza, con
determinazione, con fatica.
E cerchiamo di leggere il mondo
da una prospettiva altra. Alta.
Forse siamo anche impegnati in
qualche servizio ecclesiale, dal più modesto al più
impegnativo, forse abbiamo anche
delle responsabilità nelle comunità.
Proprio a noi, proprio a chi ha
maggiori incarichi il Signore ricorda una verità
disarmante; è Lui che agisce, non
noi.
Il mondo è già salvo, non
dobbiamo salvarlo noi.
Perciò siamo gioiosamente servi
inutili.
Perciò veri. Perciò liberi.
Non dobbiamo dimostrare niente a
nessuno, dobbiamo solo diventare trasparenti
affinchè, attraverso i nostri
gesti, la gente veda il volto di Dio.
Semplice no, a parole, ma di
fatto è difficile, perciò, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.