martedì 14 maggio 2024

Il Vangelo del Mercoledì 15 Maggio 2024

 

Della 7° settimana di Pasqua.

San Crescente, martire.

Prima lettura.

Vi affido a Dio, che ha la potenza di

edificare e di concedere l'eredità.

Dagli Atti degli Apostoli (20,28-38)

In quei giorni, Paolo diceva agli anziani

della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi

stessi e su tutto il gregge, in mezzo al

quale lo Spirito Santo vi ha costituiti

come custodi per essere pastori della

Chiesa di Dio, che si è acquistata con

il sangue del proprio Figlio.

Io so che dopo la mia partenza verranno

fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno

il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno

alcuni a parlare di cose perverse, per attirare

i discepoli dietro di sé.

Per questo vigilate, ricordando che per tre

anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra

le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.

E ora vi affido a Dio e alla parola della sua

grazia, che ha la potenza di edificare e di

concedere l'eredità fra tutti quelli che da

lui sono santificati.

Non ho desiderato né argento né oro né

il vestito di nessuno.

Voi sapete che alle necessità mie e di

quelli che erano con me hanno provveduto

queste mie mani. In tutte le maniere vi ho

mostrato che i deboli si devono soccorrere

lavorando così, ricordando le parole del

Signore Gesù, che disse: "Si è più beati

nel dare che nel ricevere!"».

Dopo aver detto questo, si inginocchiò

con tutti loro e pregò.

Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi

al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati

soprattutto perché aveva detto che non

avrebbero più rivisto il suo volto.

E lo accompagnarono fino alla nave.

Parola di Dio.

Vangelo.

Siano una cosa sola, come noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni (17,11b-19) anno pari.

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al

cielo, pregò dicendo:] «Padre santo,

custodiscili nel tuo nome, quello che

mi hai dato, perché siano una sola

cosa, come noi.

Quand'ero con loro, io li custodivo nel

tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho

conservati, e nessuno di loro è andato

perduto, tranne il figlio della perdizione,

perché si compisse la Scrittura.

Ma ora io vengo a te e dico questo mentre

sono nel mondo, perché abbiano in se

stessi la pienezza della mia gioia.

Io ho dato loro la tua parola e il mondo li

ha odiati, perché essi non sono del mondo,

come io non sono del mondo.

Non prego che tu li tolga dal mondo, ma

che tu li custodisca dal Maligno.

Essi non sono del mondo, come io non

sono del mondo.

Consacrali nella verità.

La tua parola è verità.

Come tu hai mandato me nel mondo,

anche io ho mandato loro nel mondo;

per loro io consacro me stesso, perché

siano anch'essi consacrati nella verità».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Esiste un sottile equilibrio, per i discepoli,

fra il mondo e la fede.

Il mondo, cioè la realtà in cui siamo nati,

la nostra quotidianità, le cose create, è

l’unico luogo in cui possiamo incontrare Dio.

In san Giovanni, spesso, la parola ‘mondo’

è usata in senso negativo; il mondo non

riconosce il Verbo di Dio, respinge la

notizia del Vangelo.

Nella storia della Chiesa si è assistito ad

una specie di svalutazione del mondo,

come se il mondo, in sé, fosse una

cosa negativa.

Gesù, invece, ha un approccio molto

diverso; Dio ha tanto amato il mondo da

mandare il suo Figlio unigenito.

Il mondo è una realtà da amare, come Dio

ha amato, ma senza ingenuità.

Ci sono delle logiche ‘mondane’, istintive,

che contrastano con la novità del Vangelo;

è bene esserne consapevoli!

Il cristiano, quindi, si trova a vivere in

questa curiosa situazione; appartiene al

mondo e tutte le contraddizioni del mondo

lo abitano, eppure vive in maniera diversa,

perché il Vangelo ha cambiato il suo modo

di vedere le cose.

È struggente la scena dell’addio agli

anziani di Mileto in cui compare un

umanissimo e turbato san Paolo;

i sentimenti autenticamente umani

accompagnati dalla preghiera,

ci innestano nella tenerezza

infinita del Padre.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.