mercoledì 28 gennaio 2015

Il Vangelo del Giovedì 29 Gennaio 2015

1° Lettura, dalla lettera agli Ebrei (10,19-25).
Dal Vangelo secondo Marco (4,21-25) anno B.
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene
forse la lampada per essere messa sotto il
moggio o sotto il letto?
O non invece per essere messa sul candelabro?
Non vi è infatti nulla di segreto che non debba
essere manifestato e nulla di nascosto che non
debba essere messo in luce.
Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate.
Con la misura con la quale misurate sarà misurato
a voi; anzi, vi sarà dato di più.
Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha,
sarà tolto anche quello che ha».
Parola del Signore.
Come possiamo notare nelle scritture, sin
dai primi tempi del cristianesimo, una volta
che l’entusiasmo aveva lasciato il posto alla
necessità della fedeltà a Dio ed alla sua Parola,
qualcuno comincia a disertare le riunioni
della chiesa primitiva.
A distanza di più di venti secoli lo scenario
non è cambiato di molto; chissà com’è, ma ci
sono soprattutto la domenica tante cose
decisamente più interessanti e divertenti che
partecipare all’Eucaristia settimanale.
Eppure, troppo spesso dimentichiamo che ci
sono state persone che hanno dato la vita pur
di rispettare la domenica e il culto di Dio.
L’invito che il Signore ci fa attraverso queste
parole è quello di tenere bene in mente quali
sono le cose importanti nella vita, e di
metterle al primo posto.
Come ci fa capire Gesù stesso con le sua Parola.
Il monito di Gesù, attraverso queste parole
misteriose ed un po’ sibilline, in realtà è chiaro.
Egli parla della sua parola, che non può
assolutamente restare nascosta o imbrigliata
a causa della nostra vigliaccheria o debolezza.
Essa ha una forza tale che, per quanto vogliamo
tenerla segreta o nascosta, irrompe nel buio dei
nostri compromessi ed atteggiamenti di comodo.
Dunque, l’invito pressante che Gesù ci fa è quello
di interessarci alla qualità del nostro ascolto;
la massima attenzione va data alla sua parola,
che ci porta la pace e la salvezza; solo dopo aver
fatto spazio dentro di noi a questa fonte di luce,
possiamo dare ascolto alle altre parole che
affollano la nostra vita.
Se viceversa ascoltiamo prima le altre parole, presto
o tardi ci sarà tolto anche ciò che crediamo di avere.
Per questo, per prima cosa dobbiamo ascoltare
e capire la Parola di Dio aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.