Della 7° settimana di
Pasqua.
1° Lettura dagli Atti
degli Apostoli (28,16-20.30-31)
Dal Vangelo secondo
Giovanni (21,20-25) anno dispari.
In quel tempo, Pietro
si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù
amava, colui che nella
cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato:
«Signore, chi è che ti
tradisce?».
Pietro dunque, come lo
vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?».
Gesù gli rispose: «Se
voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?
Tu seguimi».
Si diffuse perciò tra
i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto.
Gesù però non gli
aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che
egli rimanga finché io
venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo
che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo
che la sua
testimonianza è vera.
Vi sono ancora molte
altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una
per una, penso che il
mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che
si dovrebbero
scrivere.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Ora Pietro è pronto.
Ha ammesso di non essere capace
di amare come avrebbe voluto, come
avrebbe dovuto, come avrebbe
potuto.
Ora ha misurato il suo limite,
perciò Gesù lo sceglie.
L’ultima parola che gli rivolge è
uguale alla prima, rivoltagli molti anni
prima; seguimi.
Non c’è mai fine alla chiamata,
come non abbiamo mai finito di seguire il Signore.
Col passare degli anni pensiamo
di essere cresciuti nella fede, di avere
capito i grandi misteri di Dio.
No, non è proprio così.
Siamo (per) sempre viandanti, per
sempre cercatori, incessantemente pellegrini.
Ma il Signore ci chiama, al di là
delle nostre stanchezze, al di dentro dei nostri
continui fallimenti.
Non si scoraggia, il Risorto,
vede in noi il Santo che Egli ha pensato quando
ci ha plasmato dal nulla.
Ora ricomincia tutto, per Pietro.
La sua vita si consumerà
nell’annuncio del risorto, affrontando il difficile
compito di rassicurare e condurre
i fratelli, Lui, uomo di poche parole,
abituato alla fatica della pesca.
Perciò, non dobbiamo essere
laureati per parlare della Parola del Signore,
ma solo lasciarci condurre dallo
Spirito ed aprire il nostro cuore facendoci
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.