venerdì 5 aprile 2024

Il Vangelo del Sabato 5 Aprile 2024

 

Sabato fra l’Ottava di Pasqua.

Sant'Ireneo, vescovo e martire

Prima lettura.

Non possiamo tacere quello che

abbiamo visto e ascoltato.

Dagli Atti degli Apostoli (4,13-21)

Vedendo la franchezza di Pietro e di

Giovanni e rendendosi conto che erano

persone semplici e senza istruzione,

rimanevano stupiti e li riconoscevano

come quelli che erano stati con Gesù.

Vedendo poi in piedi, vicino a loro,

l'uomo che era stato guarito, non

sapevano che cosa replicare.

Li fecero uscire dal sinedrio e si misero

a consultarsi fra loro dicendo: "Che cosa

dobbiamo fare a questi uomini?

Un segno evidente è avvenuto per opera

loro; esso è diventato talmente noto a tutti

gli abitanti di Gerusalemme che non

possiamo negarlo.

Ma perché non si divulghi maggiormente

tra il popolo, proibiamo loro con minacce

di parlare ancora ad alcuno in quel nome".

Li richiamarono e ordinarono loro di non

parlare in alcun modo né di insegnare nel

nome di Gesù.

Ma Pietro e Giovanni replicarono: "Se sia

giusto dinanzi a Dio obbedire a voi

invece che a Dio, giudicatelo voi.

Noi non possiamo tacere quello che

abbiamo visto e ascoltato".

Quelli allora, dopo averli ulteriormente

minacciati, non trovando in che modo

poterli punire, li lasciarono andare a causa

del popolo, perché tutti glorificavano

Dio per l'accaduto.

Parola di Dio.

Vangelo.

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Dal Vangelo secondo Marco (16,9-15) anno pari.

Risorto al mattino, il primo giorno dopo

il sabato, Gesù apparve prima a Maria

di Màgdala, dalla quale aveva scacciato

sette demòni.

Questa andò ad annunciarlo a quanti

erano stati con lui ed erano in lutto

e in pianto.

Ma essi, udito che era vivo e che era

stato visto da lei, non credettero.

Dopo questo, apparve sotto altro aspetto

a due di loro, mentre erano in cammino

verso la campagna.

Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli

altri; ma non credettero neppure a loro.

Alla fine apparve anche agli Undici,

mentre erano a tavola, e li rimproverò

per la loro incredulità e durezza di cuore,

perché non avevano creduto a quelli che

lo avevano visto risorto.

E disse loro: "Andate in tutto il mondo

e proclamate il Vangelo a ogni creatura.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I sacerdoti e gli anziani, di fronte

all’evidenza, intimano a Pietro e

Giovanni di non parlare più di Gesù.

Tante volte anche a noi succede la stessa cosa.

Ma un fuoco arde nel loro cuore, per cui

essi non possono tacere ciò di cui sono

stati testimoni.

Quello che è davvero giusto, per i due

apostoli, è narrare la misericordia di

Dio manifestatasi in Gesù, anche se

questo costerà loro la persecuzione.

Il Signore vuole servirsi di noi per poter

toccare tanti cuori; abbiamo il coraggio

di essere testimoni del suo amore con

la nostra vita?

È difficile, di fronte a certe umiliazioni

ricevute a causa di Gesù, ci dileguiamo,

per questo facciamo tanta fatica.

Ed allora, vediamo che due elementi

fanno di questo brano evangelico una

vera e propria perla; da un lato

l’ostinazione dei discepoli i quali, di

fronte alle diverse testimonianza ricevute,

non vogliono credere.

Su questa incredulità ostinata splende

però la luce di Cristo, il quale compare

davanti a loro per dissipare ogni dubbio.

Egli li rimprovera, e poi li manda ad

annunziarlo ai loro confratelli; è una

ulteriore attenzione di fiducia in essi.

Nonostante la durezza del nostro cuore,

il Signore non ci rinfaccia le nostre

manchevolezze, ma continua a chiamarci

per collaborare con Lui.

Coraggio allora, rendiamoci disponibili

a collaborare con il Signore, aiutandoci

con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.