domenica 11 settembre 2022

Il Vangelo del Lunedì 12 Settembre 2022

 

Della 24° settimana del Tempo Ordinario.

Santissimo Nome di Maria, l'amore di Maria verso il Figlio.

Prima Lettura

Se vi sono divisioni tra voi il vostro non è più un mangiare la cena del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (11,17-26.33)

Fratelli, non posso lodarvi, perché vi riunite insieme non per il meglio,

ma per il peggio.

Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni

tra voi, e in parte lo credo.

È necessario infatti che sorgano fazioni tra voi, perché in mezzo a voi si

manifestino quelli che hanno superato la prova.

Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la

cena del Signore.

Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto

e così uno ha fame, l’altro è ubriaco.

Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere?

O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente?

Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!

Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso:

il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver

reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo

in memoria di me».

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo

calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete,

in memoria di me».

Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate

la morte del Signore, finché egli venga.

Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.

Parola di Dio.

Vangelo

Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.

Dal Vangelo secondo Luca (7,1-10) anno pari.

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole

al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.

Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire.

Il centurione l’aveva molto caro.

Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei

a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.

Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli

conceda quello che chiede-dicevano-, perché ama il nostro popolo ed è stato

lui a costruirci la sinagoga».

Gesù si incamminò con loro.

Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni

amici a dirgli: «Signore, non disturbarti!

Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi

sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito.

Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me

e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio

servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».

All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva,

disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».

E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Un centurione è uno che è abituato a ragionare in termini militari.

Obbedienza, fatica, impegno e a volte persino il rischio della vita.

Per di più, questo centurione è un pagano, quindi uno che non conosce

la fede nel Dio d’Israele.

Un soldato è forse quanto di più lontano possiamo immaginare dalla fede.

Invece è proprio lui a darci, oggi, una grande lezione di fiducia nella

persona di Gesù.

Egli è talmente convinto della potenza del Maestro, che non ha nemmeno

bisogno di vederlo in azione; si fida della sua parola, e se Cristo dice che

quanto lui chiede avverrà, perché dubitare?

In fondo, anche lui ha passato una vita a comandare e obbedire; se questo avviene

per la parola degli uomini, dovrebbe quella di Dio, avere un potere minore?

Certamente no!

Quando anche noi avremo una fede così limpida nella Parola di Gesù, inizieremo

a vedere miracoli nella nostra vita ogni giorno.

Facciamo fatica, amici?, chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.