domenica 28 maggio 2023

Il Vangelo del Lunedì 29 Maggio 2023

 

Della 8° settimana del tempo ordinario.

Maria Madre della Chiesa, Madre dei

fedeli e dei pastori della Chiesa

Prima Lettura

Madre di tutti i viventi.

Dal libro della Gènesi (3,9-15.20)

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del

frutto dell’albero,] il Signore Dio lo

chiamò e gli disse: «Dove sei?».

Rispose: «Ho udito la tua voce nel

giardino: ho avuto paura, perché sono

nudo, e mi sono nascosto».

Riprese: «Chi ti ha fatto sapere

che sei nudo?

Hai forse mangiato dell’albero di cui

ti avevo comandato di non mangiare?».

Rispose l’uomo: «La donna che tu mi

hai posta accanto mi ha dato dell’albero

e io ne ho mangiato».

Il Signore Dio disse alla donna: «Che

hai fatto?».

Rispose la donna: «Il serpente mi ha

ingannata e io ho mangiato».

Allora il Signore Dio disse al serpente:

«Poiché hai fatto questo, maledetto tu

fra tutto il bestiame e fra tutti gli

animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere

mangerai per tutti i giorni della tua vita.

Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra

la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti

schiaccerà la testa e tu le insidierai

il calcagno».

L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché

ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio.

Vangelo

Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25-34) anno dispari.

In quel tempo, stavano presso la croce di

Gesù sua madre, la sorella di sua madre,

Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

Gesù allora, vedendo la madre e accanto

a lei il discepolo che egli amava, disse

alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».

Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».

E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai

tutto era compiuto, affinché si compisse

la Scrittura, disse: «Ho sete».

Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero

perciò una spugna, imbevuta di aceto,

in cima a una canna e gliela accostarono

alla bocca.

Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse:

«È compiuto!».

E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Era il giorno della Parasceve e i Giudei,

perché i corpi non rimanessero sulla

croce durante il sabato-era infatti un

giorno solenne quel sabato-, chiesero

a Pilato che fossero spezzate loro le

gambe e fossero portati via.

Vennero dunque i soldati e spezzarono

le gambe all’uno e all’altro che erano

stati crocifissi insieme con lui.

Venuti però da Gesù, vedendo che era

già morto, non gli spezzarono le gambe,

ma uno dei soldati con una lancia gli colpì

il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Maria sta sotto la croce.

Sta, dimora, non si muove, non fugge.

Non urla la sua rabbia verso un Dio che

promette e non mantiene, non si ribella

come ci si attende all’epilogo assurdo e

drammatico della vicenda del Nazareno.

Suo Figlio.

Dimora, irremovibile nella fede.

In quel momento solo lei e pochi altri

rappresentano la Chiesa.

Si sono stancati i discepoli, sono fuggiti

gli apostoli, la nascente Chiesa si è

sbriciolata al primo soffio di vento.

Maria no.

La prima che ha creduto non cede,

dimora, resta ai piedi della croce.

E quel dimorare l’ha fatta diventare icona

di speranza per quanti, nella storia,

hanno vissuto momenti tragici.

Quando il dolore ci interrompe la vita e

sembra cancellare ogni cosa, Maria ci

sostiene e ci aiuta a non cedere,

a dimorare, a credere.

A lei affidiamo la nostra vita nel momento

della prova, per imparare ad attendere

la resurrezione, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.