martedì 25 maggio 2021

Il Vangelo del Mercoledì 26 Maggio 2021

 

Della 8° settimana del Tempo Ordinario.

San Filippo Neri, presbitero.

Prima Lettura

Riconoscano le gemti che non c'è Dio fuori di te.

Dal libro del Siràcide (36,1-2a.5-6.13-19)

Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell'universo, e guarda, mostraci la luce della tua

misericordia, infondi il tuo timore su tutte le nazioni.

Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto che non c'è Dio al di fuori

di te, o Signore.

Rinnova i segni e ripeti i prodigi.

Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro l'eredità come era al principio.

Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome, d'Israele che hai reso

simile a un primogenito.

Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme, luogo del tuo riposo.

Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese e il tuo popolo della tua gloria.

Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio, risveglia le

profezie fatte nel tuo nome.

Ricompensa coloro che perseverano in te, i tuoi profeti siano trovati degni di fede.

Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi, secondo la benevolenza che hai verso

il tuo popolo, e guidaci sulla via della giustizia, e riconoscano tutti quelli che

abitano sulla terra che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

Parola di Dio.

Vangelo

Ecco, saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato.

Da Vangelo secondo Marco (10,32-45) anno dispari.

In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava

davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti.

Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli:

«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei

sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno,

gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà».

Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro,

vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo».

Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?».

Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».

Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete.

Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?».

Gli risposero: «Lo possiamo».

E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io

sono battezzato anche voi sarete battezzati.

Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per

i quali è stato preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni.

Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati

i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono.

Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore,

e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti.

Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare

la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’incontro con il giovane ricco e la successiva catechesi ottiene un risultato sorprendente;

l’accenno alle persecuzioni ottenute assieme alla vita dell’Eterno lascia i discepoli

sgomenti e gli apostoli spauriti.

È così seria la faccenda?

Non stanno andando verso la gloria, non stanno per assistere alla costruzione del Regno?

L’avventura di Gesù sta assumendo una luce inquietante; certo non si aspettavano di

dover subire persecuzioni.

Ma Gesù li rassicura, è Lui che va avanti, è Lui che, per primo, è disposto a morire

pur di non rinnegare la propria visione di Dio.

Non basta, purtroppo, gli apostoli cominciano a discutere fra loro, cercano sicurezze,

risposte, rassicurazioni.

Invece di diventare discepoli fuggono e cercano le scorciatoie, come facciamo

spesso anche noi.

Quante volte seguiamo Gesù solo nelle cose che ci fanno piacere!

Quante volte seguiamo il vangelo solo per essere rassicurati, per avere delle certezze,

per avere dei punti di riferimento!

Seguire il Signore, invece, significa necessariamente fare esperienza del dono di sé,

amare fino a donare la propria vita, come ha saputo fare Lui.

non è assolutamente facile, solo la preghiera ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.