lunedì 2 marzo 2015

Il Vangelo del Martedì 3 Marzo 2015

1° Lettrua dal libro del profeta Isaia (1,10.16-20)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno B. 
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi
discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono
seduti gli scribi e i farisei.
Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate
secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle
spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli
neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati
dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano
le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi
seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come
anche sentirsi chiamare "rabbì''dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno
solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché
uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo
è il vostro Maestro, il Cristo.
Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si
innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà
sarà innalzato. 
Parola del Signore.
Dio non ha nessun problema a cancellare i
nostri peccati.
Madre Speranza diceva; che persino i peccati più
brutti e vergognosi, possono essere cancellati dalla
misericordia di Dio.
Il problema è il nostro; si tratta di dimostrargli
concretamente che vogliamo lasciare la via della
morte e delle tenebre per incamminarci verso quella
della giustizia e dell’amore; solo così possiamo essere
davvero coerenti ed accogliere il suo perdono in
verità e con gratitudine sincera.
C’è però un problema, e ce lo indica Gesù.
Gli uomini, purtroppo, sono sempre attratti dalle
cose esteriori, a scapito di ciò che è autentico e
degno di attenzione.
Questo atteggiamento è presente anche in ambito
religioso; Gesù indica ai suoi discepoli un modo
di fare tipico del suo tempo, quello dei farisei.
La loro dottrina è buona e degna di essere ascoltata.
Ciò che invece non va è il loro modo di fare.
Proviamo a rivedere, in quaresima, la nostra fede,
per cercare di viverla in maniera autentica e senza
finzioni, come invece facevano i farisei.
Purtroppo ce ne sono tanti cristiani che bazzicano
la Chiesa, uguali a farisei di allora.
E noi facciamo fatica a non essere farisei,
allora aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.