Del Mercoledì della settimana Santa.
San Ruperto,
vescovo.
Prima lettura.
Non ho sottratto la
faccia agli insulti e agli sputi.
Dal libro del profeta
Isaìa (50,4-9a)
Il Signore Dio mi ha
dato una lingua da
discepolo, perché io
sappia indirizzare
una parola allo
sfiduciato.
Ogni mattina fa
attento il mio orecchio
perché io ascolti come
i discepoli.
Il Signore Dio mi ha
aperto l'orecchio e
io non ho opposto
resistenza, non mi
sono tirato indietro.
Ho presentato il mio
dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro
che mi strappavano
la barba;
non ho sottratto la
faccia agli insulti
e agli sputi.
Il Signore Dio mi
assiste, per questo non
resto svergognato, per
questo rendo la
mia faccia dura come
pietra, sapendo
di non restare
confuso.
È vicino chi mi rende
giustizia: chi oserà
venire a contesa con
me?
Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si
avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio
mi assiste: chi mi
dichiarerà colpevole?
Parola di Dio.
Vangelo.
Il Figlio dell'uomo
se ne va, come sta
scritto di lui; ma
guai a quell'uomo dal
quale il Figlio
dell'uomo viene tradito!
Dal Vangelo secondo Matteo
(26,14-25) anno pari.
In quel tempo, uno dei
Dodici, chiamato
Giuda Iscariòta, andò
dai capi dei sacerdoti
e disse: «Quanto
volete darmi perché
io ve lo consegni?».
E quelli gli fissarono
trenta monete d'argento.
Da quel momento
cercava l'occasione
propizia per
consegnare Gesù.
Il primo giorno degli
Ázzimi, i discepoli si
avvicinarono a Gesù e
gli dissero: «Dove
vuoi che prepariamo
per te, perché tu
possa mangiare la
Pasqua?».
Ed egli rispose:
«Andate in città, da un
tale, e ditegli:
"Il Maestro dice: Il mio
tempo è vicino; farò
la Pasqua da te
con i miei
discepoli"».
I discepoli fecero
come aveva loro
ordinato Gesù, e
prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si
mise a tavola con i Dodici.
Mentre mangiavano,
disse: «In verità io
vi dico: uno di voi mi
tradirà».
Ed essi, profondamente
rattristati,
cominciarono ciascuno
a domandargli:
«Sono forse io,
Signore?».
Ed egli rispose:
«Colui che ha messo con
me la mano nel piatto,
è quello che mi tradirà.
Il Figlio dell'uomo se
ne va, come sta
scritto di lui; ma
guai a quell'uomo dal
quale il Figlio
dell'uomo viene tradito!
Meglio per quell'uomo
se non fosse
mai nato!».
Giuda, il traditore,
disse: «Rabbì,
sono forse io?».
Gli rispose: «Tu l'hai
detto».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La versione del tradimento di
Giuda in
Matteo è stringata e dolente, ben
diversa
da quella magnificamente
teologica che
abbiamo letto ieri.
Eppure c’è un particolare che non
mi
lascia sereno.
Perché mai Giuda chiede a Gesù se
è
lui il traditore?
Forse Giuda non vive il suo gesto
come
tradimento, forse quest’annotazione
indica una volontà che non è
quella
becera del tradimento.
Forse, chissà, Giuda si è reso
conto della
gravità della situazione e ha
voluto
organizzare un incontro fra Gesù
e il Sinedrio.
Tant’è, Giuda chiede conferma del
suo
tradimento e Gesù,
inaspettatamente,
gli risponde; tu l’hai detto.
Risposta sconcertante, che Gesù
darà
anche al Sommo sacerdote (“Sei tu
il figlio
di Dio?”) e a Cesare (“Tu sei re?”).
Gesù non si sostituisce a noi, non
giudica
al nostro posto, ci crede capaci
di scegliere.
Dio è discreto, non si impone,
non è
evidente, ci lascia la capacità
di orientare
le nostre decisioni.
Giuda non è perso, sceglie di
esserlo,
non è un traditore, lo diventa.
Chiediamo al Signore la luce del
cuore
per prendere sempre le decisioni
che ci
permettono di vivere in piena
coscienza
la nostra vita e la nostra fede
chiedendo
aiuto alla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.