martedì 26 marzo 2024

Il Vangelo del Mercoledì 27 Marzo 2024

 

Del Mercoledì della settimana Santa.

San Ruperto, vescovo.

Prima lettura.

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.

Dal libro del profeta Isaìa (50,4-9a)

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da

discepolo, perché io sappia indirizzare

una parola allo sfiduciato.

Ogni mattina fa attento il mio orecchio

perché io ascolti come i discepoli.

Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e

io non ho opposto resistenza, non mi

sono tirato indietro.

Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,

le mie guance a coloro che mi strappavano

la barba;

non ho sottratto la faccia agli insulti

e agli sputi.

Il Signore Dio mi assiste, per questo non

resto svergognato, per questo rendo la

mia faccia dura come pietra, sapendo

di non restare confuso.

È vicino chi mi rende giustizia: chi oserà

venire a contesa con me?

Affrontiamoci.

Chi mi accusa? Si avvicini a me.

Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi

dichiarerà colpevole?

Parola di Dio.

Vangelo.

Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta

scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal

quale il Figlio dell'uomo viene tradito!

Dal Vangelo secondo Matteo (26,14-25) anno pari.

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato

Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti

e disse: «Quanto volete darmi perché

io ve lo consegni?».

E quelli gli fissarono trenta monete d'argento.

Da quel momento cercava l'occasione

propizia per consegnare Gesù.

Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si

avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove

vuoi che prepariamo per te, perché tu

possa mangiare la Pasqua?».

Ed egli rispose: «Andate in città, da un

tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio

tempo è vicino; farò la Pasqua da te

con i miei discepoli"».

I discepoli fecero come aveva loro

ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici.

Mentre mangiavano, disse: «In verità io

vi dico: uno di voi mi tradirà».

Ed essi, profondamente rattristati,

cominciarono ciascuno a domandargli:

«Sono forse io, Signore?».

Ed egli rispose: «Colui che ha messo con

me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà.

Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta

scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal

quale il Figlio dell'uomo viene tradito!

Meglio per quell'uomo se non fosse

mai nato!».

Giuda, il traditore, disse: «Rabbì,

sono forse io?».

Gli rispose: «Tu l'hai detto».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La versione del tradimento di Giuda in

Matteo è stringata e dolente, ben diversa

da quella magnificamente teologica che

abbiamo letto ieri.

Eppure c’è un particolare che non mi

lascia sereno.

Perché mai Giuda chiede a Gesù se è

lui il traditore?

Forse Giuda non vive il suo gesto come

tradimento, forse quest’annotazione

indica una volontà che non è quella

becera del tradimento.

Forse, chissà, Giuda si è reso conto della

gravità della situazione e ha voluto

organizzare un incontro fra Gesù

e il Sinedrio.

Tant’è, Giuda chiede conferma del suo

tradimento e Gesù, inaspettatamente,

gli risponde; tu l’hai detto.

Risposta sconcertante, che Gesù darà

anche al Sommo sacerdote (“Sei tu il figlio

di Dio?”) e a Cesare (“Tu sei re?”).

Gesù non si sostituisce a noi, non giudica

al nostro posto, ci crede capaci di scegliere.

Dio è discreto, non si impone, non è

evidente, ci lascia la capacità di orientare

le nostre decisioni.

Giuda non è perso, sceglie di esserlo,

non è un traditore, lo diventa.

Chiediamo al Signore la luce del cuore

per prendere sempre le decisioni che ci

permettono di vivere in piena coscienza

la nostra vita e la nostra fede chiedendo

aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.