sabato 7 marzo 2015

Il Vangelo di Domenica 8 Marzo 2015

Il Vangelo della 3° Domenica di Quaresima. 
1° Lettura dal libro dell’Esodo (20,1-17).
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo
apostolo ai Corinti (1,22-25).
 Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-25) anno B.
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù
salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e
colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori
del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro
dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi,
e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose
e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per
la tua casa mi divora.
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale
segno ci mostri per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in
tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato
costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni
lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si
ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla
Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la
festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero
nel suo nome.
Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti
e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza
su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo.
Parola del Signore.
Il Decalogo, quelli che tradizionalmente chiamiamo i
Dieci Comandamenti, si fondano su una dichiarazione di
Dio che ci lascia proprio stupiti; Egli si dichiara geloso.
Questo significa che non vuole dividere l’amore del suo
popolo con nessun altro dio; Egli si arrabbia terribilmente
quando vede che le sue creature si volgono verso altri idoli.
Perciò, in questo tempo che la Chiesa ci mette a disposizione,
cerchiamo di liberarci di tutti i nostri idoli, per non
incorrere nella gelosia di Dio.
Non è facile perciò, annunciare un Dio geloso, ma soprattutto
un Dio debole che addirittura accetta di morire in Croce
per amore verso l’umanità!
Chi è disposto a credergli?
Eppure, Gesù Cristo è la nostra salvezza, che ha scelto di
manifestare la sua potenza proprio attraverso la debolezza
della croce, solo per amore.
Crediamo perciò nel Signore crocifisso e saremo salvati
anche noi.
Ma nessuno, nemmeno gli apostoli, compresero le parole
di Gesù, se non dopo molto tempo.
Perciò, il nuovo tempio nel quale elevare a Dio l’unica
preghiera Lui gradita è credere nella persona di Cristo.
Attraverso di Lui le nostre preghiere acquistano
davanti a Lui un valore infinito; e diventiamo
giusti nel Giusto.
Ma anche il nostro cuore è un tempio, che non può
essere riempito di cianfrusaglie, altrimenti Dio non
può venire in esso.
La visita di Dio dona luce alla nostra vita; per questo,
spazziamo via tutto ciò che intralcia, e preghiamo,
aspettando la sua visita.  
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.