venerdì 26 marzo 2021

Il Vangelo del Sabato 27 Marzo 2021

 

Della 5° settimana di Quaresima.

San Ruperto, vescovo.

Prima lettura.

Farò di loro un solo popolo.

Dal libro del profeta Ezechièle (37,21-28)

Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le

quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò

di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su

tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni.

Non si contamineranno più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro

iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e

saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.

Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti;

seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica.

Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe.

In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli

dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre.

Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro.

Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.

In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.

Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio

santuario sarà in mezzo a loro per sempre.

Parola di Dio.

Vangelo.

Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

Dal Vangelo secondo Giovanni (11,45-56) anno dispari.

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò

che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui.

Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.

Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo?

Quest'uomo compie molti segni.

Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani

e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».

Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi

non capite nulla!

Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il

popolo, e non vada in rovina la nazione intera!».

Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno,

profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione,

ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.

Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella

regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.

Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme

prima della Pasqua per purificarsi.

Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare?

Non verrà alla festa?».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il segno della resurrezione di Lazzaro è insostenibile.

In tutta Gerusalemme non si parla d’altro; Lazzaro passeggia per le strade,

tutti lo hanno visto irrigidito nella morsa della morte.

Com’è possibile continuare in questo modo?

Il Sinedrio decreta la morte di Gesù (e di Lazzaro), il problema va risolto alla

radice, senza indugiare ulteriormente!

E Caifa, il temuto sommo sacerdote, fa un’affermazione sconcertante; se Gesù continua

con la sua predicazione, certamente verranno i romani a sedare le sommosse.

Ora che il tempio funziona non bisogna scomodare Roma, e risolvere le cose fra ebrei.

Gesù è pericoloso, suscita attese, smuove le folle, bisogna eliminarlo.

Il ragionamento non fa un grinza, ed è perentorio; è meglio che un uomo solo

muoia per tutti, poi i sapienti, danno la colpa a Giuda della morte di Gesù.

Ma il Vangelo lo scagiona, ed io prenderò sicuramente delle critiche per questo

che ho scritto, ma ormai ci sono abituato, e sono sempre più convinto che la

verità fa molto male.

E, senza saperlo, Caifa dice il vero; davvero Gesù morirà per tutto il popolo.

Giovanni afferma che Caifa, senza saperlo, sta profetizzando.

È una persona squallida, un violento arrivista, un uomo spregiudicato e folle.

Eppure dice il vero.

Come se l’evangelista dicesse che il ruolo del Sommo sacerdote travalica la

sua piccolezza.

Il sacerdote Caifa profetizza con verità, nonostante lo squallore delle sue parole.

Quanti Caifa, ancora oggi, ci sono ad intorbidire la Chiesa, per questo preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.