Della 5° settimana di Quaresima.
San Ruperto,
vescovo.
Prima lettura.
Farò di loro un
solo popolo.
Dal libro del profeta
Ezechièle (37,21-28)
Così dice il Signore
Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le
quali sono andati e li
radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò
di loro un solo popolo
nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su
tutti loro e non
saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni.
Non si contamineranno
più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro
iniquità; li libererò
da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e
saranno il mio popolo
e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide
regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti;
seguiranno le mie
norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica.
Abiteranno nella terra
che ho dato al mio servo Giacobbe.
In quella terra su cui
abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli
dei loro figli, per
sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre.
Farò con loro
un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro.
Li stabilirò e li
moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.
In mezzo a loro sarà
la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Le nazioni sapranno
che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio
santuario sarà in
mezzo a loro per sempre.
Parola di Dio.
Vangelo.
Per riunire insieme
i figli di Dio che erano dispersi.
Dal Vangelo secondo Giovanni
(11,45-56) anno dispari.
In quel tempo, molti
dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò
che Gesù aveva
compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui.
Ma alcuni di loro
andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei
sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo?
Quest'uomo compie
molti segni.
Se lo lasciamo
continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani
e distruggeranno il
nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa,
che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi
non capite nulla!
Non vi rendete conto
che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il
popolo, e non vada in
rovina la nazione intera!».
Questo però non lo
disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno,
profetizzò che Gesù
doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione,
ma anche per riunire
insieme i figli di Dio che erano dispersi.
Da quel giorno dunque
decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava
più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella
regione vicina al
deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua
dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme
prima della Pasqua per
purificarsi.
Essi cercavano Gesù e,
stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare?
Non verrà alla
festa?».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Il segno della resurrezione di
Lazzaro è insostenibile.
In tutta Gerusalemme non si parla
d’altro; Lazzaro passeggia per le strade,
tutti lo hanno visto irrigidito
nella morsa della morte.
Com’è possibile continuare in
questo modo?
Il Sinedrio decreta la morte di
Gesù (e di Lazzaro), il problema va risolto alla
radice, senza indugiare
ulteriormente!
E Caifa, il temuto sommo
sacerdote, fa un’affermazione sconcertante; se Gesù continua
con la sua predicazione,
certamente verranno i romani a sedare le sommosse.
Ora che il tempio funziona non
bisogna scomodare Roma, e risolvere le cose fra ebrei.
Gesù è pericoloso, suscita
attese, smuove le folle, bisogna eliminarlo.
Il ragionamento non fa un grinza,
ed è perentorio; è meglio che un uomo solo
muoia per tutti, poi i sapienti,
danno la colpa a Giuda della morte di Gesù.
Ma il Vangelo lo scagiona, ed io
prenderò sicuramente delle critiche per questo
che ho scritto, ma ormai ci sono
abituato, e sono sempre più convinto che la
verità fa molto male.
E, senza saperlo, Caifa dice il
vero; davvero Gesù morirà per tutto il popolo.
Giovanni afferma che Caifa, senza
saperlo, sta profetizzando.
È una persona squallida, un
violento arrivista, un uomo spregiudicato e folle.
Eppure dice il vero.
Come se l’evangelista dicesse che
il ruolo del Sommo sacerdote travalica la
sua piccolezza.
Il sacerdote Caifa profetizza con
verità, nonostante lo squallore delle sue parole.
Quanti Caifa, ancora oggi, ci
sono ad intorbidire la Chiesa, per questo preghiamo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.