Della 26° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Teresa di Gesù Bambino, Vergine e Dottore della
Chiesa.
Prima lettura dal libro
di Giobbe (19,21-27)
Giobbe disse: «Pietà,
pietà di me, almeno voi, amici miei, perché la mano
di Dio mi ha percosso!
Perché vi accanite
contro di me, come Dio, e non siete mai sazi della mia carne?
Oh, se le mie parole
si scrivessero, se si fissassero in un libro, fossero impresse
con stilo di ferro e
con piombo, per sempre s'incidessero sulla roccia!
Io so che il mio
redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia
pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io
stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(10,1-12) anno pari.
In quel tempo, il
Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due
davanti a sé in ogni
città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe
è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Pregate dunque il
signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!
Andate: ecco, vi mando
come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa,
né sacca, né sandali e
non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa
entriate, prima dite: "Pace a questa casa!".
Se vi sarà un figlio
della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti
ritornerà su di voi.
Restate in quella
casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto
alla sua ricompensa.
Non passate da una
casa all'altra.
Quando entrerete in
una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i
malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di
Dio".
Ma quando entrerete in
una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze
e dite: "Anche la
polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la
scuotiamo contro di
voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino".
Io vi dico che, in
quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Luca ci introduce a Cristo con
affetto e passione.
Ha scritto il suo Vangelo su
suggerimento di Paolo, il suo evangelizzatore.
Da Paolo ha preso la forza e la
correttezza storica, l’impegno e la serietà dell'impresa.
Ma la tenerezza è tutta sua, la
compassione che ha conosciuto, credendo in Cristo,
solo lui riesce a comunicarla.
Il suo Vangelo, allora, è pieno
di sfumature, di positività, di luce.
È il Vangelo per chi vuole uscire
dalla visione piccina e ossessiva di un Dio giudice.
È il Vangelo per chi vuole
imparare a pregare, attento com’è, Luca a farci
vedere Gesù Maestro di preghiera.
È il Vangelo della Chiesa che
deve imparare ad evangelizzare.
È il Vangelo di chi, come lui,
Luca, non ha mai visto Gesù in faccia, ma è stato
introdotto alla fede da qualcun
altro. Come noi.
Luca ci sostiene con la sua
testimonianza, invita tutti noi a diventare Chiesa così
come egli l’ha conosciuta, a
osare la Chiesa cosi come egli l’ha imparata.
Grazie di cuore, caro Luca e, a
noi ora serve solo pregare!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.