Della 3° settimana di Avvento.
Sant’Anastasio I,
Papa.
Prima lettura.
La nascita di
Sansone è annunciata dall'angelo.
Dal libro dei Giudici
(13,2-7.24-25a)
In quei giorni, c'era
un uomo di Sorèa,
della tribù dei Danìti,
chiamato Manòach;
sua moglie era sterile
e non aveva avuto figli.
L'angelo del Signore
apparve a questa donna
e le disse: «Ecco, tu
sei sterile e non hai avuto
figli, ma concepirai e
partorirai un figlio.
Ora guàrdati dal bere
vino o bevanda
inebriante e non
mangiare nulla d'impuro.
Poiché, ecco, tu
concepirai e partorirai un
figlio sulla cui testa
non passerà rasoio,
perché il fanciullo
sarà un nazireo di Dio
fin dal seno materno;
egli comincerà a
salvare Israele dalle
mani dei Filistei».
La donna andò a dire
al marito: «Un uomo
di Dio è venuto da me;
aveva l'aspetto di
un angelo di Dio, un
aspetto maestoso.
Io non gli ho
domandato da dove veniva
ed egli non mi ha
rivelato il suo nome,
ma mi ha detto:
"Ecco, tu concepirai e
partorirai un figlio;
ora non bere vino
né bevanda inebriante
e non mangiare
nulla d'impuro, perché
il fanciullo sarà
un nazireo di Dio dal
seno materno fino
al giorno della sua
morte"».
E la donna partorì un
figlio che chiamò Sansone.
Il bambino crebbe e il
Signore lo benedisse.
Lo spirito del Signore
cominciò ad agire su di lui.
Parola di Dio.
Vangelo.
La nascita di
Giovanni Battista
è annunciata
dall'angelo.
Dal Vangelo secondo
Luca (1,5-25) anno pari.
Al tempo di Erode, re
della Giudea, vi
era un sacerdote di
nome Zaccarìa, della
classe di Abìa, che
aveva in moglie una
discendente di Aronne,
di nome Elisabetta.
Ambedue erano giusti
davanti a Dio
e osservavano
irreprensibili tutte le
leggi e le
prescrizioni del Signore.
Essi non avevano
figli, perché Elisabetta
era sterile e tutti e
due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre
Zaccarìa svolgeva
le sue funzioni
sacerdotali davanti al
Signore durante il
turno della sua classe,
gli toccò in sorte,
secondo l'usanza del
servizio sacerdotale,
di entrare nel tempio
del Signore per fare
l'offerta dell'incenso.
Fuori, tutta
l'assemblea del popolo stava
pregando nell'ora
dell'incenso.
Apparve a lui un
angelo del Signore, ritto
alla destra
dell'altare dell'incenso.
Quando lo vide,
Zaccarìa si turbò e fu
preso da timore.
Ma l'angelo gli disse:
«Non temere,
Zaccarìa, la tua
preghiera è stata esaudita
e tua moglie
Elisabetta ti darà un figlio,
e tu lo chiamerai
Giovanni.
Avrai gioia ed
esultanza, e molti si
rallegreranno della
sua nascita, perché
egli sarà grande
davanti al Signore;
non berrà vino né
bevande inebrianti,
sarà colmato di
Spirito Santo fin dal
seno di sua madre e
ricondurrà molti
figli d'Israele al
Signore loro Dio.
Egli camminerà innanzi
a lui con lo spirito
e la potenza di Elìa,
per ricondurre i cuori
dei padri verso i
figli e i ribelli alla
saggezza dei giusti e
preparare al Signore
un popolo ben
disposto».
Zaccarìa disse
all'angelo: «Come potrò
mai conoscere questo?
Io sono vecchio e mia
moglie è avanti
negli anni».
L'angelo gli rispose:
«Io sono Gabriele,
che sto dinanzi a Dio
e sono stato
mandato a parlarti e a
portarti questo
lieto annuncio.
Ed ecco, tu sarai muto
e non potrai parlare
fino al giorno in cui
queste cose avverranno,
perché non hai creduto
alle mie parole,
che si compiranno a
loro tempo».
Intanto il popolo
stava in attesa di
Zaccarìa, e si
meravigliava per il suo
indugiare nel tempio.
Quando poi uscì e non
poteva parlare
loro, capirono che nel
tempio aveva
avuto una visione.
Faceva loro dei cenni
e restava muto.
Compiuti i giorni del
suo servizio,
tornò a casa.
Dopo quei giorni
Elisabetta, sua moglie,
concepì e si tenne
nascosta per cinque
mesi e diceva: «Ecco
che cosa ha fatto
per me il Signore, nei
giorni in cui si è
degnato di togliere la
mia vergogna
fra gli uomini».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Accogliere il progetto di Dio,
accogliere
il volto inatteso di Dio,
dicevamo.
E così, avvicinandoci a gran
passi verso
il Natale, incontriamo altre
persone che
hanno collaborato alla salvezza;
la madre
di Sansone e la simpatica coppia
Elisabetta e Zaccaria.
La sterilità caratterizza le
storie di queste
persone, sterilità fisica
vissuta, allora
come oggi, come una menomazione,
come una disgrazia.
Ma anche sterilità interiore, ben
più
diffusa di quanto si immagini,
sterilità
e asciuttezza dello spirito,
aridità interiore.
Quante persone incontro, nella
mia vita,
che non hanno nessuna fecondità
spirituale,
che si accontentano di
sopravvivere!
Dio interviene in entrambi i
casi, usa la
sterilità di queste donne come
opportunità
per svelare la sua potenza, la
sua forza,
per fecondare il grembo e la vita
di
queste persone.
Sansone e Giovanni saranno i
figli della
fecondità, la loro presenza sarà
una vera
benedizione per il popolo.
La Scrittura ci dice che i loro
genitori
erano ‘giusti’, nel caso di
Zaccaria che
prestava un servizio al Tempio.
Il loro dolore non li ha
allontanati da Dio,
anzi li ha avvicinati, li ha
messi alla prova
ma non hanno mollato.
Prego, oggi, per quelli che tra
noi vivono
una sterilità del corpo e dello
spirito;
che non si scoraggino, ma che
credano
che la loro fedeltà porta
fecondità al mondo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.