Della 33° Domenica del Tempo Ordinario.
Presentazione della
Beata Vergine Maria,
dedicazione di
Maria al Signore.
Prima Lettura
Gioisci, figlia di
Sion, perché, ecco, io vengo.
Dal libro del profeta
Zaccarìa (2,14-17)
Rallégrati, esulta,
figlia di Sion, perché,
ecco, io vengo ad
abitare in mezzo a te.
Oracolo del Signore.
Nazioni numerose
aderiranno in quel giorno
al Signore e
diverranno suo popolo, ed egli
dimorerà in mezzo a te
e tu saprai che il
Signore degli eserciti
mi ha inviato a te.
Il Signore si terrà
Giuda come eredità nella
terra santa ed
eleggerà di nuovo Gerusalemme.
Taccia ogni mortale
davanti al Signore,
poiché egli si è
destato dalla sua santa dimora.
Parola di Dio.
Vangelo
Tendendo la mano
verso i suoi discepoli,
disse: «Ecco mia
madre e i miei fratelli!»
Dal Vangelo secondo
Matteo (12,46-50) anno dispari.
In quel tempo, mentre
Gesù parlava ancora
alla folla, ecco, sua
madre e i suoi fratelli
stavano fuori e
cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse:
«Ecco, tua madre e i
tuoi fratelli stanno
fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a
chi gli parlava,
disse: «Chi è mia
madre e chi sono
i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano
verso i suoi
discepoli, disse:
«Ecco mia madre
e i miei fratelli!
Perché chiunque fa la
volontà del Padre
mio che è nei cieli,
egli è per me fratello,
sorella e madre».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Apparentemente questo brano
lascia delle
grandi perplessità.
Ma cerchiamo di approfondirlo
bene;
Gesù sta parlando alla folla,
quando sua
madre e i suoi fratelli arrivano e
cercano
di parlargli.
Per la gran calca di gente, non
riescono
a raggiungerlo.
L’Evangelista nota che i parenti
stanno
‘fuori’, non sono cioè, tra
coloro che
lo ascoltano.
Così accade a chi si sente
talmente
parente di Gesù, da non sentire
più il
bisogno di ascoltarlo.
Gesù risponde che sua madre e i
suoi
parenti, sono quelli che lo
ascoltano,
ossia, coloro che stanno ‘dentro’
la
predicazione del Vangelo.
Per un mondo, come quello ebreo,
che
considerava i rapporti di sangue,
un fattore
determinante per l’appartenenza
religiosa,
questo misconoscimento dei
familiari,
risulta davvero sconcertante.
Gesù, in verità, indica la sua
nuova
famiglia; quella composta dai
suoi
discepoli, da coloro che lo
seguono,
che hanno fiducia in Lui.
Il legame del sangue e del clan,
il
vincolo di nazione o di patria,
non
sono decisivi per il regno di
Dio.
Anzi, dentro di essi, per quanto
profondi,
passano come una spada le
esigenze della
Parola di Dio, perché siano
giudicati e
se necessario purificati.
La comunità cristiana, diventa la
famiglia
di Gesù, ed è molto più larga e
salda di
quella naturale, appunto perché
fondata
sulla Parola di Dio e sulla
preghiera.
Per alcuni, (i soli, i poveri,
gli abbandonati)
è spesso l’unica famiglia che sa
accoglierli;
per tutti è esempio di vita
fraterna.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.