giovedì 24 agosto 2023

Il Vangelo del Venerdì 25 Agosto 2023

 

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.

San Ludovico (Luigi IX), Re di Francia.

Prima Lettura

Venne Noemi, con Rut la moabita,

e arrivò a Betlemme.

Dal libro di Rut (1,1.3-6.14b-16.22)

Al tempo dei giudici, ci fu nel paese una

carestia e un uomo, [chiamato Elimèlec],

con la moglie Noemi e i suoi due figli

emigrò da Betlemme di Giuda nei

campi di Moab.

Poi Elimèlec, marito di Noemi, morì ed

essa rimase con i suoi due figli.

Questi sposarono donne moabite: una

si chiamava Orpa e l'altra Rut.

Abitarono in quel luogo per dieci anni.

Poi morirono anche Maclon e Chilion,

[figli di Noemi,] e la donna rimase senza

i suoi due figli e senza il marito.

Allora intraprese il cammino di ritorno

dai campi di Moab con le sue nuore,

perché nei campi di Moab aveva sentito

dire che il Signore aveva visitato il suo

popolo, dandogli pane.

Orpa si accomiatò con un bacio da sua

suocera, Rut invece non si staccò da lei.

Noemi le disse: «Ecco, tua cognata è tornata

dalla sua gente e dal suo dio; torna indietro

anche tu, come tua cognata».

Ma Rut replicò: «Non insistere con me che

ti abbandoni e torni indietro senza di te,

perché dove andrai tu, andrò anch'io, e dove

ti fermerai, mi fermerò; il tuo popolo sarà

il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio».

Così dunque tornò Noemi con Rut, la

moabita, sua nuora, venuta dai campi

di Moab.

Esse arrivarono a Betlemme quando si

cominciava a mietere l'orzo.

Parola di Dio.

Vangelo

Amerai il Signore Dio tuo, e il tuo

prossimo come te stesso.

Dal Vangelo secondo Matteo (22,34-40) anno dispari.

In quel tempo, i farisei, avendo udito che

Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi,

si riunirono insieme e uno di loro, un

dottore della Legge, lo interrogò per

metterlo alla prova: «Maestro, nella

Legge, qual è il grande comandamento?».

Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio

con tutto il tuo cuore, con tutta la tua

anima e con tutta la tua mente".

Questo è il grande e primo comandamento.

Il secondo poi è simile a quello: "Amerai

il tuo prossimo come te stesso".

Da questi due comandamenti dipendono

tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

C’è una contraddizione nelle parole di Gesù

che dice; il primo comandamento è ama!

Come si può comandare di amare?

L’amore non è esattamente il contrario

della costrizione? Dell’obbligo?

Non sentiamo una differenza netta e

sostanziale tra la norma e la creatività

derivante dall’innamoramento?

Come posso ‘comandare’ a qualcuno di amarmi?

Obiezione vera, in effetti.

Ma c’è un comandamento prima del

primo, il comandamento ‘zero’.

È un comandamento che deriva dalla

lettura approfondita dell’intera storia

della salvezza.

E questo comandamento dice; lasciati amare.

L’esperienza di Israele, l’annuncio degli

uomini significativi di questo popolo, la

testimonianza appassionata e vibrante di

Abramo, di Mosè, di Davide, dei Profeti,

è tutta in questa verità; Dio ti ama,

lasciati amare.

Se scopriamo di essere amati, benvoluti,

accolti da Dio per ciò che siamo, allora,

e solo allora, potremo amare Dio con

tutto noi stessi.

Allora, e solo allora potremo amare noi

stessi, accoglierci nelle parti oscure

senza mascherarle o negarle, senza

esserne travolti.

Allora, e solo allora, potremo amare il

fratello al di là della simpatia e dello

slancio, amarlo poiché egli è.

Quanto mi piace una religione che punta

tutta la sua credibilità sull’amore!

Non è proprio ciò che desideriamo?

Esattamente ciò di cui abbiamo bisogno,

l’essere amati, il sentirci nel cuore di un

progetto amorevole con l’aiuto della preghiera?

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Il Vangelo del Giovedì 24 Agosto 2023

 

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.

San Bartolomeo Apostolo.

Prima Lettura

Sopra i basamenti sono i dodici nomi

dei dodici apostoli dell’Agnello.

Dal libro dell’Apocalisse di

san Giovanni apostolo (21,9b-14)

Uno dei sette angeli mi parlò e disse:

«Vieni, ti mostrerò la promessa sposa,

la sposa dell’Agnello».

L’angelo mi trasportò in spirito su di un

monte grande e alto, e mi mostrò la città

santa, Gerusalemme, che scende dal cielo,

da Dio, risplendente della gloria di Dio.

Il suo splendore è simile a quello di una

gemma preziosissima, come pietra di

diaspro cristallino.

È cinta da grandi e alte mura con dodici

porte: sopra queste porte stanno dodici

angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici

tribù dei figli d’Israele.

A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a

mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.

Le mura della città poggiano su dodici

basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi

dei dodici apostoli dell’Agnello.

Parola di Dio.

Vangelo

Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,45-51)

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle

e gli disse: «Abbiamo trovato colui del

quale hanno scritto Mosè, nella Legge,

e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe,

di Nàzaret».

Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può

venire qualcosa di buono?».

Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».

Gesù intanto, visto Natanaèle che gli

veniva incontro, disse di lui: «Ecco

davvero un Israelita in cui non c’è falsità».

Natanaèle gli domandò: «Come

mi conosci?».

Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti

chiamasse, io ti ho visto quando eri

sotto l’albero di fichi».

Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il

Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».

Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti

avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi?

Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi

dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli

di Dio salire e scendere sopra il Figlio

dell’uomo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’incontro con Gesù non limita, non

restringe, né condiziona la vita di

chi si avvicina a Lui.

Semmai apre gli occhi e il cuore.

Insomma, fa uscire dal provincialismo e

dalle meschinità che ci avvolgono per

inserirci in un orizzonte infinitamente

più grande di noi.

Inizia qui la storia della singolare fraternità

che si è creata attorno a Gesù e che ancora

oggi continua nel mondo.

Andrea, uno dei due che avevano incontrato

Gesù, incontra suo fratello Simone e lo

conduce dal nuovo maestro.

È poi la volta di Filippo, il quale, a sua

volta, racconta a Natanaèle la bellezza

dell’incontro fatto.

L’onestà di Natanaèle, lodata anche da

Gesù, non basta a salvarlo.

Solo l’incontro con il profeta di Nazareth

(anche se si pensa che da Nazareth non

possa venire nulla di buono) illumina il

cuore di quel giusto che si sente

conosciuto così profondamente.

Gesù gli promette che vedrà cose ben

maggiori di quelle che ha appena viste.

È la sua ambizione su quel piccolo gruppo

di seguaci.

Forse loro neppure se ne rendono conto.

Ma il Signore affida a loro la sua

stessa missione.

Per questo, più avanti, dirà a Pietro e a

tutti i discepoli che lo seguono che

riceveranno cento volte tanto rispetto

a quello che ha lasciato.

E sarà così anche per noi, amici, per

questo vi esorto sempre a pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.