venerdì 3 gennaio 2025

Il Vangelo del Sabato 4 Gennaio 2025

 

Feria propria del 4 Gennaio.

Santa Angela da Foligno.

Prima Lettura

Chiunque è stato generato da

Dio non commette peccato.

Dalla prima lettera di san

Giovanni apostolo (3,7-10)

Figlioli, nessuno v'inganni.

Chi pratica la giustizia è giusto

com'egli [Gesù] è giusto.

Chi commette il peccato viene dal diavolo,

perché da principio il diavolo è peccatore.

Per questo si manifestò il Figlio di Dio:

per distruggere le opere del diavolo.

Chiunque è stato generato da Dio non

commette peccato, perché un germe

divino rimane in lui, e non può peccare

perché è stato generato da Dio.

In questo si distinguono i figli di Dio dai

figli del diavolo: chi non pratica la giustizia

non è da Dio, e neppure lo è chi non ama

il suo fratello.

Parola di Dio.

Vangelo

Abbiamo trovato il Messia.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (1,35-42) anno pari.

In quel tempo, Giovanni stava con due

dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo

su Gesù che passava, disse: "Ecco

l'agnello di Dio!".

E i suoi due discepoli, sentendolo parlare

così, seguirono Gesù.

Gesù allora si voltò e, osservando che essi

lo seguivano, disse loro: "Che cosa cercate?".

Gli risposero: "Rabbì-che, tradotto,

significa maestro-, dove dimori?".

Disse loro: "Venite e vedrete".

Andarono dunque e videro dove egli

dimorava e quel giorno rimasero con lui;

erano circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole

di Giovanni e lo avevano seguito,

era Andrea, fratello di Simon Pietro.

Egli incontrò per primo suo fratello

Simone e gli disse: "Abbiamo trovato

il Messia"-che si traduce Cristo-e lo

condusse da Gesù.

Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse:

"Tu sei Simone, il figlio di Giovanni;

sarai chiamato Cefa"-che significa Pietro.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Che cosa cerchiamo quando cerchiamo Dio?

Sicurezza? Protezione?

Pace interiore? Fortuna?

La prima parola pronunciata da Gesù,

nel Vangelo di Giovanni, è una domanda.

Siamo convinti che la fede sia un blocco

di certezze inamovibili, che il dubbio di

fede vada allontanato e rimosso, segno

di poca forza interiore.

Gesù, invece, inizia il suo ministero

seminando dubbi.

Che cercate?

Chiede inaspettatamente ai discepoli di

Giovanni che lo seguono.

No, non cerca discepoli a tutti i costi il

Signore, non blandisce, non seduce.

Vuole che i discepoli si interroghino

sulle ragioni della loro scelta.

Dio non vuole mezzi uomini e mezze

donne al suo seguito, non sa che farsene

di cristiani che fanno della loro fede un

rifugio, una cuccia, una via di fuga

dal mondo.

Andrea e Giovanni certo non si

aspettavano una domanda del genere.

Sono spiazzati e rispondono ponendo una

nuova domanda, come a guadagnar tempo,

come a chiedere una pausa.

Gesù li incoraggia, ora; venite e vedrete.

La fede non è credere in qualcosa, ma

seguire qualcuno, andare a vedere.

Vanno, questa volta, e vedono, e restano.

Quel giorno è l’inizio della loro vita vera.

Spero sia così anche per noi, amici, se

facciamo fatica, solo la preghiera ci

può aiutare a credere.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.