giovedì 27 dicembre 2018

Il Vangelo del Venerdì 28 Dicembre 2018


Ottava di Natale.
SS. Innocenti, martiri.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (1,5 - 2,2)
Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-18) anno dispari.
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno
a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi
in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il
bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto,
dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato
detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò
e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo
territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva
appreso con esatezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele
piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Purtroppo le antiche profezie si realizzano in tutta la loro tragica realtà;
la follia omicida del re Erode si abbatte su degli innocenti, che pagano
con la loro vita il delirio di potere di un pazzo.
Ma si deve notare un altro aspetto in questo brano; alla Sacra Famiglia non
viene risparmiato nulla, perché essa possa vivere nell’ordinarietà e nella normalità.
Dio ha voluto anche per questo momento difficile una soluzione normale,
esattamente come avrebbero fatto tante famiglie nella stessa situazione.
Egli non difende in maniera mirabolante suo Figlio, ma lo affida a due
deboli creature perché sia portato lontano dalla morte certa.
Eppure il padre e la madre di Gesù hanno tanta fede e anche se non
comprendono l’agire di Dio, obbediscono con amore.
Impariamo allora, da questi due genitori ad avere tanta fede anche nelle
difficoltà, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.