Della 1° settimana di Quaresima.
San Luigi Orione, sacerdote e fondatore.
Prima lettura.
I Niniviti si convertirono dalla
loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta Giona (3,1-10)
In quel tempo, fu rivolta a Giona questa
parola del Signore: «Àlzati, va' a Nìnive,
la grande città, e annuncia loro
quanto ti dico».
Giona si alzò e andò a Nìnive secondo
la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga
tre giornate di cammino.
Giona cominciò a percorrere la città per
un giorno di cammino e predicava:
«Ancora quaranta giorni e Nìnive
sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e
bandirono un digiuno, vestirono il sacco,
grandi e piccoli. Giunta la notizia fino
al re di Nìnive, egli si alzò dal trono,
si tolse il manto, si coprì di sacco e si
mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi
proclamato a Nìnive questo decreto:
«Uomini e animali, armenti e greggi
non gustino nulla, non pascolino,
non bevano acqua.
Uomini e animali si coprano di sacco
e Dio sia invocato con tutte le forze;
ognuno si converta dalla sua condotta
malvagia e dalla violenza che è
nelle sue mani.
Chi sa che Dio non cambi, si ravveda,
deponga il suo ardente sdegno e noi
non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano
convertiti dalla loro condotta malvagia,
e Dio si ravvide riguardo al male che
aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Parola di Dio.
Vangelo.
A questa generazione non sarà
dato che il segno di Giona.
Dal Vangelo secondo
Luca (11,29-32) anno dispari.
In quel tempo, mentre le folle si
accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione
malvagia; essa cerca un segno, ma non
le sarà dato alcun segno, se non il
segno di Giona. Poiché, come Giona
fu un segno per quelli di Nìnive, così
anche il Figlio dell'uomo lo sarà per
questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del
Sud si alzerà contro gli uomini di
questa generazione e li condannerà,
perché ella venne dagli estremi confini
della terra per ascoltare la sapienza
di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno più grande
di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di
Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno,
perché essi alla predicazione di
Giona si convertirono.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Cerchiamo
segni, perché nascondercelo?
Siamo
cristiani cattolici, ci professiamo
tali
eppure abbiamo sempre bisogno di
certezze
e di conferme.
Come
se la fede, invece, non avesse a
che
fare proprio col fidarsi, con
l’avere
fiducia.
Invece
no; come i contemporanei di
Gesù,
abbiamo bisogno di conferme
e
corriamo dietro ai miracoli e
alle
apparizioni.
Nella
vita privata, poi, mettiamo alla
prova
Dio chiedendogli di manifestare
la
sua presenza esaudendo le nostre
(a
volte legittime) richieste.
Dio
se esisti fà che; e mi immagino
il
Signore intento ad appuntarsi tutto
quello
che deve fare.
Gesù,
oggi, ci invita a non andare dietro
ai
segni ma a valorizzare la sua presenza
nelle
cose che già esistono.
Profeti
come Giona ancora attraversano
le
nostre distratte città.
Cristiani
saggi come Salomone che
dispensano
consigli li possiamo ancora
trovare
(anche se con una certa fatica,
a
dire il vero).
Non
abbiamo scusanti: abbiamo tutti gli
strumenti
per prendere sul serio l’invito
a
conversione che ci fa il buon Dio.
Ben
più di Giona e Salomone abbiamo
qui;
la presenza stessa del Signore Gesù
nel
segno della sua Parola, della preghiera
e
dell’Eucarestia!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.