martedì 11 marzo 2025

Il Vangelo del Mercoledì 12 Marzo 2025

 

Della 1° settimana di Quaresima.

San Luigi Orione, sacerdote e fondatore.

Prima lettura.

I Niniviti si convertirono dalla

loro condotta malvagia.

Dal libro del profeta Giona (3,1-10)

In quel tempo, fu rivolta a Giona questa

parola del Signore: «Àlzati, va' a Nìnive,

la grande città, e annuncia loro

quanto ti dico».

Giona si alzò e andò a Nìnive secondo

la parola del Signore.

Nìnive era una città molto grande, larga

tre giornate di cammino.

Giona cominciò a percorrere la città per

un giorno di cammino e predicava:

«Ancora quaranta giorni e Nìnive

sarà distrutta».

I cittadini di Nìnive credettero a Dio e

bandirono un digiuno, vestirono il sacco,

grandi e piccoli. Giunta la notizia fino

al re di Nìnive, egli si alzò dal trono,

si tolse il manto, si coprì di sacco e si

mise a sedere sulla cenere.

Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi

proclamato a Nìnive questo decreto:

«Uomini e animali, armenti e greggi

non gustino nulla, non pascolino,

non bevano acqua.

Uomini e animali si coprano di sacco

e Dio sia invocato con tutte le forze;

ognuno si converta dalla sua condotta

malvagia e dalla violenza che è

nelle sue mani.

Chi sa che Dio non cambi, si ravveda,

deponga il suo ardente sdegno e noi

non abbiamo a perire!».

Dio vide le loro opere, che cioè si erano

convertiti dalla loro condotta malvagia,

e Dio si ravvide riguardo al male che

aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Parola di Dio.

Vangelo.

A questa generazione non sarà

dato che il segno di Giona.

Dal Vangelo secondo

Luca (11,29-32) anno dispari.

In quel tempo, mentre le folle si

accalcavano, Gesù cominciò a dire:

«Questa generazione è una generazione

malvagia; essa cerca un segno, ma non

le sarà dato alcun segno, se non il

segno di Giona. Poiché, come Giona

fu un segno per quelli di Nìnive, così

anche il Figlio dell'uomo lo sarà per

questa generazione.

Nel giorno del giudizio, la regina del

Sud si alzerà contro gli uomini di

questa generazione e li condannerà,

perché ella venne dagli estremi confini

della terra per ascoltare la sapienza

di Salomone.

Ed ecco, qui vi è uno più grande

di Salomone.

Nel giorno del giudizio, gli abitanti di

Nìnive si alzeranno contro questa

generazione e la condanneranno,

perché essi alla predicazione di

Giona si convertirono.

Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Cerchiamo segni, perché nascondercelo?

Siamo cristiani cattolici, ci professiamo

tali eppure abbiamo sempre bisogno di

certezze e di conferme.

Come se la fede, invece, non avesse a

che fare proprio col fidarsi, con

l’avere fiducia.

Invece no; come i contemporanei di

Gesù, abbiamo bisogno di conferme

e corriamo dietro ai miracoli e

alle apparizioni.

Nella vita privata, poi, mettiamo alla

prova Dio chiedendogli di manifestare

la sua presenza esaudendo le nostre

(a volte legittime) richieste.

Dio se esisti fà che; e mi immagino

il Signore intento ad appuntarsi tutto

quello che deve fare.

Gesù, oggi, ci invita a non andare dietro

ai segni ma a valorizzare la sua presenza

nelle cose che già esistono.

Profeti come Giona ancora attraversano

le nostre distratte città.

Cristiani saggi come Salomone che

dispensano consigli li possiamo ancora

trovare (anche se con una certa fatica,

a dire il vero).

Non abbiamo scusanti: abbiamo tutti gli

strumenti per prendere sul serio l’invito

a conversione che ci fa il buon Dio.

Ben più di Giona e Salomone abbiamo

qui; la presenza stessa del Signore Gesù

nel segno della sua Parola, della preghiera

e dell’Eucarestia!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.