lunedì 19 aprile 2021

Il Vangelo del Martedì 20 Aprile 2021

 

Della 3° settimana del Tempo di Pasqua.

Prima lettura.

Signore Gesù, accogli il mio spirito.

Dagli Atti degli Apostoli (7,51-8,1a)

In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e in

circoncisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo.

Come i vostri padri, così siete anche voi.

Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato?

Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi

ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante

ordini dati dagli angeli e non l'avete osservata».

All'udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.

Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che

stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo

che sta alla destra di Dio».

Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme

contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo.

E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo.

E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».

Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato».

Detto questo, morì.

Saulo approvava la sua uccisione.

Parola di Dio.

Vangelo.

Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,30-35) anno dispari.

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo?

Quale opera fai?

I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede

loro da mangiare un pane dal cielo"».

Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane

dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero.

Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».

Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi

crede in me non avrà sete, mai!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù ha appena sfamato cinquemila capi-famiglia in quello che è il peggiore

dei suoi miracoli, quello peggio interpretato.

È fuggito quando la folla lo voleva fare re; ora, raggiunto dalla gente, inizia una feroce

polemica con chi, invece di cercare Dio per Dio, lo cerca per avere la pancia piena.

Gesù chiede di credere nelle sue parole, di fidarsi di Lui e la gente cosa vuole da Lui?

Un segno! Un miracolo, l’ennesimo!

Come se non fosse bastato sfamare una tale quantità di persone!

Abbiamo sempre bisogno di segni della presenza di Dio, chiediamo sempre

miracoli e apparizioni.

Abbiamo una fede fragile, lunatica, scostante, altalenante.

Invece di fidarci delle Parole del Signore, di imparare a leggere i tanti segni della

sua presenza (anche oggi, come tutti i giorni, la nostra giornata è riempita di piccoli

miracoli quotidiani…) corriamo dietro agli eventi straordinari che solleticano

l’emozione senza convertire il cuore.

Gesù, invece, viene per sfamare il nostro infinito desiderio di bene e di felicità,

a nutrire la nostra anima, a colmare i nostri sogni.

Gesù Risorto si propone come orizzonte dell’intera vita, non come piccolo amuleto

da tirare fuori nei giorni di difficoltà o di fame dell’anima!

Quanta mancanza di fede, abbiamo!

Se vogliamo veramente capire cosa vuole il Signore da noi, dobbiamo capirlo

attraverso il Vangelo con l’aiuto dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.