Della 32° settimana
del Tempo Ordinario.
S. Margherita di
Scozia e S. Geltrude, vergine.
1° Lettura dal libro
della Sapienza (18,14-16;19,6-9)
Mentre un profondo
silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del
suo rapido corso, la
tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale,
guerriero implacabile,
si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando,
come spada affilata,
il tuo decreto irrevocabile e, fermatasi, riempì tutto di
morte; toccava il
cielo e aveva i piedi sulla terra.
Tutto il creato fu
modellato di nuovo nella propria natura come prima, obbedendo
ai tuoi comandi, perché
i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
Si vide la nube
coprire d’ombra l’accampamento, terra asciutta emergere dove
prima c’era acqua: il
Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli e flutti
violenti una pianura
piena d’erba; coloro che la tua mano proteggeva passarono
con tutto il popolo, contemplando
meravigliosi prodigi.
Furono condotti al
pascolo come cavalli e saltellarono come agnelli esultanti,
celebrando te,
Signore, che li avevi liberati.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(18,1-8) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di
pregare sempre, senza
stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non
temeva Dio né aveva
riguardo per alcuno.
In quella città c’era
anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi
giustizia contro il
mio avversario”.
Per un po’ di tempo
egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo
Dio e non ho riguardo
per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio,
le farò giustizia
perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore
soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto.
E Dio non farà forse
giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?
Li farà forse
aspettare a lungo?
Io vi dico che farà
loro giustizia prontamente.
Ma il Figlio dell’uomo,
quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Il Signore troverà ancora la fede
(che già adesso è latitante), quando
tornerà sulla terra?
Non dice; troverà le parrocchie,
i dicasteri e la curia romana, la cultura
cattolica, le chiese e i
campanili.
Troverà la fede; è la sua
domanda.
Il dramma del nostro tempo,
l’opera urgente di conversione che siamo chiamati
a compiere è il recupero della
fede ormai diventata stanca abitudine, innocua
e vaga appartenenza.
La fede che brucia, che forgia i
santi, che spinge i martiri a donare il proprio
sangue, langue nelle nostre
comunità.
La fede di sapere che Dio è
giusto, è un Padre che ascolta e accoglie, non un
despota annoiato che non sa che
farsene di noi.
La fede di chi vede un mondo
altro, nascosto nelle pieghe di questo vecchio
mondo dolente.
La fede di chi sa che ogni gesto
compiuto nel nome del Signore risorto ci
trasforma la vita concreta.
Il Regno avanza, ne siamo
avvinti, ne facciamo parte, lo costruiamo nella
quotidianità al lavoro o a casa.
Siamo noi a rendere possibile la
fede, solo se ci crediamo veramente,
facendoci aiutare dalla
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.