lunedì 14 ottobre 2024

Il Vangelo del Martedì 15 Ottobre 2024

 

Della 28° settimana del Tempo Ordinario.

S. Teresa di Gesù, vergine e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Non è la circoncisione che vale, ma la fede

che si rende operosa per mezzo della carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (5,1-6)

Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà!

State dunque saldi e non lasciatevi imporre

di nuovo il giogo della schiavitù.

Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate

circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla.

E dichiaro ancora una volta a chiunque

si fa circoncidere che egli è obbligato

ad osservare tutta quanta la Legge.

Non avete più nulla a che fare con Cristo

voi che cercate la giustificazione nella

Legge; siete decaduti dalla grazia.

Quanto a noi, per lo Spirito, in forza

della fede, attendiamo fermamente la

giustizia sperata.

Perché in Cristo Gesù non è la

circoncisione che vale o la non

circoncisione, ma la fede che si rende

operosa per mezzo della carità.

Parola di Dio.

Vangelo

Date in elemosina, ed ecco,

per voi tutto sarà puro.

Dal Vangelo secondo Luca (11,37-41) anno pari.

In quel tempo, mentre Gesù stava

parlando, un fariseo lo invitò a pranzo.

Egli andò e si mise a tavola.

Il fariseo vide e si meravigliò che non

avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.

Allora il Signore gli disse: «Voi farisei

pulite l’esterno del bicchiere e del piatto,

ma il vostro interno è pieno di avidità

e di cattiveria. Stolti!

Colui che ha fatto l’esterno non ha

forse fatto anche l’interno?

Date piuttosto in elemosina quello che c’è

dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È esigente il Signore, specialmente

con noi devoti.

Chiede una sintonia assoluta fra il dentro

e il fuori, fra il detto e il vissuto.

All’apparenza anarchico e senza regole,

in realtà il Signore riporta la Legge di Dio

alla sua radice, alla sua origine, come

manifestazione di fede, non come

ostentazione di bravura e di devozione.

Così ci obbliga, il Signore, ad essere

sinceri e leali; non si bara davanti a Dio.

Non spaventatevi, però; la stragrande

maggioranza delle cose che facciamo

sono frutto della nostra devozione,

non una richiesta di Dio.

Dio non è affatto severo con noi.

Lo è se ci arrampichiamo sui vetri

dell’esteriorità per mostragli che

siamo dei pii credenti!

Non chiede belle statuine, il creatore

dell’uomo; sa bene che proveniamo

dal fango.

E suggerisce un atteggiamento che è del

Discepolo; diamo in elemosina ciò

che c'è dentro noi stessi.

Non misuriamo il dono, il gesto di bene

che possiamo compiere, la disponibilità

e la generosità.

Diamo in elemosina il dentro, l’essenziale,

ciò che siamo in profondità, il resto ci

verrà in cambio, una misura colma e ben

scossa ci sarà versata in grembo.

Sicuramente non sarà facile,

ma la preghiera ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.