domenica 6 marzo 2016

Il Vangelo del Lunedì 7 Marzo 2016

1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (65,17-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni (4,43-54) anno C.
In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea.
Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non
riceve onore nella propria patria.
Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché
avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme,
durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa.
Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva
cambiato l’acqua in vino.
Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato
a Cafàrnao.
Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea,
si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio,
perché stava per morire.
Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete».
Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che
il mio bambino muoia».
Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive».
Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto
e si mise in cammino.
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi
a dirgli: «Tuo figlio vive!».
Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio.
Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre
lo ha lasciato».
Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva
detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò
dalla Giudea in Galilea.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’evangelista Giovanni ci dice un particolare apparentemente
trascurabile; egli ricorda che il miracolo della guarigione
del figlio del funzionario avviene dopo mezzogiorno.
È il momento in cui il sole raggiunge il massimo splendore,
così come la fede di quest’uomo raggiunge la sua pienezza
davanti alle parole di Gesù.
Egli non vede nessun segno particolare e né il Signore
sembra disposto a darglielo; eppure, dietro questo
comportamento del Maestro c’è la volontà di istruire
quest’uomo, per portarlo alla pienezza della fede.
In altri termini, Gesù vuole che l’uomo si fidi della sua
Parola, e nient’altro.
L’uomo fa esattamente come Gesù gli ha detto, e riceve
il miracolo.
Se anche noi ci fidassimo ciecamente della parola di Gesù,
vedremmo miracoli ben più grossi di questo, ed anche noi
verremmo lodati per la nostra fiducia in Lui!
Purtroppo, il più delle volte purtroppo non è così, perdiamo
quasi subito la fiducia e la certezza della grazia, ecco perché
dobbiamo pregare tanto per riuscirci.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.