venerdì 16 agosto 2024

Il Vangelo del Sabato 17 Agosto 2024

 
Della 19° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Beatrice de Silva, vergine.

Prima Lettura

Io giudicherò ognuno di voi

secondo la sua condotta.

Dal libro del profeta Ezechièle (18,1-10.13b.30-32)

Mi fu rivolta questa parola del Signore:

«Perché andate ripetendo questo proverbio

sulla terra d’Israele: “I padri hanno mangiato

uva acerba e i denti dei figli si sono allegati”?

Com’è vero che io vivo, oracolo del

Signore Dio, voi non ripeterete più questo

proverbio in Israele.

Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre

e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.

Se uno è giusto e osserva il diritto e la

giustizia, se non mangia sui monti e non

alza gli occhi agli idoli della casa d’Israele,

se non disonora la moglie del suo prossimo

e non si accosta a una donna durante il suo

stato d’impurità, se non opprime alcuno,

restituisce il pegno al debitore, non

commette rapina, divide il pane con

l’affamato e copre di vesti chi è nudo,

se non presta a usura e non esige interesse,

desiste dall’iniquità e pronuncia retto

giudizio fra un uomo e un altro, se segue

le mie leggi e osserva le mie norme

agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli

vivrà, oracolo del Signore Dio.

Ma se uno ha generato un figlio violento

e sanguinario che commette azioni inique,

questo figlio non vivrà; poiché ha commesso

azioni abominevoli, costui morirà e dovrà

a se stesso la propria morte.

Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo

la sua condotta, o casa d’Israele.

Oracolo del Signore Dio.

Convertitevi e desistete da tutte le vostre

iniquità, e l’iniquità non sarà più causa

della vostra rovina.

Liberatevi da tutte le iniquità commesse

e formatevi un cuore nuovo e uno

spirito nuovo.

Perché volete morire, o casa d’Israele?

Io non godo della morte di chi muore.

Oracolo del Signore Dio.

Convertitevi e vivrete».

Parola di Dio.

Vangelo

Non impedite che i bambini vengano a

me; a chi è come loro, infatti,

appartiene il regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (19,13-15) anno pari.

In quel tempo, furono portati a Gesù dei

bambini perché imponesse loro le mani e

pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.

Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite

che i bambini vengano a me; a chi è come

loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».

E, dopo avere imposto loro le mani,

andò via di là.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I bambini fanno rumore, ovvio.

Soprattutto in Chiesa, durante le

nostre funzioni.

E più sono piccoli e più sono fastidiosi,

si permettono magari di piangere

disperati proprio nei momenti mistici

della celebrazione.

E poi questi bambini che non vengono

a messa se non perché ‘obbligati’

dai parroci! Che roba!

E i genitori vivono in ansia perenne;

tentano di recepire qualche brandello

della liturgia e, nel contempo, devono

rincorrere i loro cuccioli che si ridestano

all’odore dell’incenso.

Per non parlare degli sguardi impietosi

e giudicanti delle vicine di banco, arzille

signore che in cuor loro pensano che non

ci sono più i genitori di una volta.

Quanto siamo lontani dal Vangelo!

Quanto sono noiose le nostre celebrazioni

per i bambini!

Di quanta conversione abbiamo bisogno!

Gesù la strada l’ha indicata chiaramente,

proprio ai suoi apostoli che pensavano

di liberare il Maestro dalla vivacità dei

bambini, cosa che Lui, invece,

gradiva e gradisce.

Certo, se poi un bambino ha deciso di

sfidare il celebrante e urla più forte dei

microfoni sarà delicatezza dei genitori

uscire qualche minuto o, meglio, avere

uno spazio riservato, ma per il resto;

lasciamo che i bambini vadano a Lui!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.