Della 7° settimana di
Pasqua.
1° Lettura dagli Atti
degli Apostoli (24,13-21)
Dal Vangelo secondo
Giovanni (21,15-19) anno dispari.
In quel tempo, [quando
si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato,
Gesù disse a Simon
Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
Gli rispose: «Certo,
Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pasci i
miei agnelli».
Gli disse di nuovo,
per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».
Gli rispose: «Certo,
Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pascola le
mie pecore».
Gli disse per la terza
volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».
Pietro rimase
addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?",
e gli disse: «Signore,
tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene».
Gli rispose Gesù:
«Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando
eri più giovane ti
vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio
tenderai le tue mani,
e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per
indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.
E, detto questo,
aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Gli evangelisti ci presentano
Pietro come l’ultimo fra gli apostoli a
convertirsi alla gioia.
Gesù è risorto, certo, e Pietro
ha avuto anche la straordinaria esperienza
di un’apparizione privata che non
deve essere andata molto bene visto che
nessuno ne parla.
Ma è come se la resurrezione
fosse per qualcun altro, non per lui.
Perciò Gesù viene per salvare la
pecora che si era smarrita, sul lago di
Tiberiade alla fine di
un’ennesima notte infruttuosa.
Perciò lo prende da parte e lo
aiuta a riconciliarsi con se stesso.
Pietro è incalzato e ammette di
voler bene al Signore.
Ma non è più disposto a fare
grandi proclami e grandi promesse.
Troppo il dolore per osare
ancora.
Gesù sorride; ora Pietro è
pronto.
Poiché ha sperimentato il proprio
limite ora è capace di accogliere quello
degli altri, senza giudizio e
congetture, ma con la misericordia che forgia i santi.
Pietro ci è riuscito, e noi
invece, ci riusciamo o dobbiamo fare l’esperienza di Pietro?
Spero di no; impariamo
dall’esempio di Pietro e preghiamo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.