Della 30° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla
lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,32 - 5,8)
Dal Vangelo secondo Luca
(13,10-17) anno pari.
In quel tempo, Gesù
stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato.
C’era là una donna che
uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva
e non riusciva in
alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la
chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia».
Impose le mani su di
lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della
sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella
guarigione di sabato,
prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui
si deve lavorare; in
quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli
replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi
slega il suo bue o
l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
E questa figlia di
Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni,
non doveva essere
liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva
queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre
la folla intera
esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Il capo della sinagoga non sa
riconoscere i segni del tempo della salvezza.
La sua interpretazione della
legge, il suo attaccamento alla tradizione umana,
la mancanza di comprensione e
amore verso la donna malata, non gli
permettono di comprendere
l’operato di Gesù.
La sorte di quest’uomo e di tutti
i suoi avversari è la vergogna.
Riconosciamo due grande aree in
cui questo sentimento si manifesta e
riguardano nello specifico il
corpo e la moralità.
Nel primo caso la vergogna è un
campanello d’allarme che ci riporta alla realtà
facendoci prendere coscienza di
alcuni comportamenti da modificare.
Meno positiva è la vergogna di
morale propria di chi viene smascherato nelle
intenzioni disoneste del proprio
cuore, ma non vuole uscirne.
Questa, purtroppo, sembra la
reazione dei farisei e del capo della sinagoga.
Quando Gesù entra con la sua luce
nella vita di una persona, spesso pone in
evidenza le contraddizioni e i
compromessi del cuore; in tal caso la vergogna
ci spinge a cambiare e a lasciare
le tenebre per la luce.
Questo è l’inizio della nostra
salvezza, per questo dobbiamo ringraziare il
Signore, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata,
Fausto.