domenica 28 ottobre 2018

Il Vangelo del Lunedì 29 Ottobre 2018


Della 30° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,32 - 5,8)
Dal Vangelo secondo Luca (13,10-17) anno pari.
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato.
C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva
e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia».
Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella
guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui
si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi
slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni,
non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre
la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il capo della sinagoga non sa riconoscere i segni del tempo della salvezza.
La sua interpretazione della legge, il suo attaccamento alla tradizione umana,
la mancanza di comprensione e amore verso la donna malata, non gli
permettono di comprendere l’operato di Gesù.
La sorte di quest’uomo e di tutti i suoi avversari è la vergogna.
Riconosciamo due grande aree in cui questo sentimento si manifesta e
riguardano nello specifico il corpo e la moralità.
Nel primo caso la vergogna è un campanello d’allarme che ci riporta alla realtà
facendoci prendere coscienza di alcuni comportamenti da modificare.
Meno positiva è la vergogna di morale propria di chi viene smascherato nelle
intenzioni disoneste del proprio cuore, ma non vuole uscirne.
Questa, purtroppo, sembra la reazione dei farisei e del capo della sinagoga.
Quando Gesù entra con la sua luce nella vita di una persona, spesso pone in
evidenza le contraddizioni e i compromessi del cuore; in tal caso la vergogna
ci spinge a cambiare e a lasciare le tenebre per la luce.
Questo è l’inizio della nostra salvezza, per questo dobbiamo ringraziare il
Signore, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.