Della 17° settimana del Tempo Ordinario.
Sant’Ignazio di
Loyola, presbitero.
Prima Lettura
Perché il mio
dolore è senza fine?
«Se ritornerai,
starai alla mia presenza».
Dal libro del profeta
Geremìa (15,10.16-21)
Me infelice, madre
mia!
Mi hai partorito uomo
di litigio e di
contesa per tutto il
paese!
Non ho ricevuto
prestiti, non ne ho fatti
a nessuno, eppure
tutti mi maledicono.
Quando le tue parole
mi vennero incontro,
le divorai con
avidità; la tua parola fu la
gioia e la letizia del
mio cuore, perché il
tuo nome è invocato su
di me, Signore,
Dio degli eserciti.
Non mi sono seduto per
divertirmi nelle
compagnie di gente
scherzosa, ma spinto
dalla tua mano sedevo
solitario, poiché
mi avevi riempito di sdegno.
Perché il mio dolore è
senza fine e la mia
piaga incurabile non
vuole guarire?
Tu sei diventato per
me un torrente ìnfido,
dalle acque
incostanti.
Allora il Signore mi
rispose: «Se ritornerai,
io ti farò ritornare e
starai alla mia presenza;
se saprai distinguere
ciò che è prezioso da
ciò che è vile, sarai
come la mia bocca.
Essi devono tornare a
te, non tu a loro,
e di fronte a questo
popolo io ti renderò
come un muro durissimo
di bronzo;
combatteranno contro
di te, ma non
potranno prevalere, perché
io sarò con te
per salvarti e per
liberarti.
Oracolo del Signore.
Ti libererò dalla mano
dei malvagi e ti
salverò dal pugno dei
violenti».
Parola di Dio.
Vangelo
Vende tutti i suoi
averi e compra quel campo.
Dal Vangelo secondo
Matteo (13,44-46) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi
discepoli: «Il regno
dei cieli è simile
a un tesoro nascosto
nel campo; un uomo
lo trova e lo
nasconde; poi va, pieno di
gioia, vende tutti i
suoi averi e compra
quel campo.
Il regno dei cieli è
simile anche a un
mercante che va in
cerca di perle
preziose; trovata una
perla di grande
valore, va, vende
tutti i suoi averi
e la compra».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quanto intenerisce questo brano
di Matteo!
Quando deve raccontare l’esperienza
di fede,
l’evangelista usa una doppia
immagine
accessibile ed efficace; il Regno
è come
uno che trova un tesoro nel
campo,
come un collezionista che trova
la più
preziosa delle perle, allora
considerate
il massimo del lusso, come per
noi
oggi i diamanti.
La presenza di Dio è preziosa,
cambia la
vita, la ribalta, la rivoluziona.
L’incontro con Dio è quanto di
meglio
possa capitare nel percorso di
vita di
una persona, questo dice Matteo.
Tutto il resto, per quanto
importante,
prezioso, efficace, è secondario.
Gli affetti, i successi, il
lavoro, le emozioni;
sono sempre e solo secondi e
conseguenti
all’incontro con Dio.
L’inquietudine che portiamo
radicata nel
profondo di noi stessi ci porta a
cercare
il tesoro ma, troppo spesso, ci
accontentiamo
di ninnoli senza valore, ci
illudiamo
collezionando copie maldestre di
preziosi gioielli.
Iniziamo il mese di agosto, il
mese della
vacanza, sapendo che possiamo
ancora
scavare in noi stessi e cercare
attorno a
noi l’essenziale, aiutandoci con
la preghiera.
Matteo scrive trent’anni dopo l’incontro
col Nazareno, il suo tesoro, e
ancora ci
testimonia che ne è valsa la
pena, che bello!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.