lunedì 23 ottobre 2023

Il Vangelo del Martedì 24 Ottobre 2023

 

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Antonio Maria Claret, Vescovo.

Prima Lettura

Se per la caduta di uno solo la morte ha

regnato, molto di più quelli che ricevono

l’abbondanza della grazia regneranno

nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo

ai Romani (5,12-15b.17-19.20b-21)

Fratelli, come a causa di un solo uomo il

peccato è entrato nel mondo e, con il

peccato, la morte, e così in tutti gli

uomini si è propagata anche la morte,

poiché tutti hanno peccato, molto più

la grazia di Dio, e il dono concesso in

grazia del solo uomo Gesù Cristo, si

sono riversati in abbondanza su tutti.

Infatti se per la caduta di uno solo la

morte ha regnato a causa di quel solo

uomo, molto di più quelli che ricevono

l’abbondanza della grazia e del dono

della giustizia regneranno nella vita per

mezzo del solo Gesù Cristo.

Come dunque per la caduta di uno solo si

è riversata su tutti gli uomini la condanna,

così anche per l’opera giusta di uno solo si

riversa su tutti gli uomini la giustificazione,

che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza

di un solo uomo tutti sono stati costituiti

peccatori, così anche per l’obbedienza di

uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Ma dove abbondò il peccato,

sovrabbondò la grazia.

Di modo che, come regnò il peccato nella

morte, così regni anche la grazia mediante

la giustizia per la vita eterna, per mezzo di

Gesù Cristo nostro Signore.

Parola di Dio.

Vangelo

Beati quei servi che il padrone al suo

ritorno troverà ancora svegli.

Dal Vangelo secondo Luca (12,35-38)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi

e le lampade accese; siate simili a quelli

che aspettano il loro padrone quando torna

dalle nozze, in modo che, quando arriva

e bussa, gli aprano subito.

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno

troverà ancora svegli; in verità io vi dico,

si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere

a tavola e passerà a servirli.

E se, giungendo nel mezzo della notte o

prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il sonno è il vero pericolo, l’ostacolo alla

pienezza, la trappola quotidiana.

Non il sonno che stai provando dopo una

lunga giornata di lavoro pesante, amico.

Il pericolo è il sonno della coscienza e

dell’anima, quel sonno che ti fa credere

che, in fondo, è tutto a posto, e che

viviamo nel migliore dei mondi possibili.

Il sonno che ti abitua e ti fa pensare che le

guerre ci saranno sempre, le carogne sul

lavoro anche, che il sistema è inarrestabile,

che occorre arrendersi all’evidenza.

E tutti i sogni che avevi nella testa di

adolescente arrabbiato, sogni ingenui,

certo, ma pur sempre sogni, quelli che

avevi quando ti sei sposato o facevi

servizio all’oratorio, li guardi con un

sorriso di compatimento.

Il sonno ci uccide, amici, quello che ci

fa abituare alla fede, convinti che ormai

il Signore è terribilmente in ritardo e

che-se tornerà-non sarà certo nei

prossimi decenni.

Guai alla vita assonnata, guai alla vita

che si ripete e ci costringe, ci spegne

lentamente nella banalità e nella tristezza.

Per restare svegli abbiamo bisogno della

preghiera e della comunità.

Ecco perché leggiamo a lungo la Parola,

per tenerci svegli dentro, per crescere insieme.

Aiutiamoci, amici, che Dio ci sia sempre

da pungolo e stimolo, desiderio e inquietudine,

finché non verrà, forse nel cuore della notte,

e ceneremo con Lui.

Ecco un buon proposito per oggi;

restiamo svegli pregando.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.