lunedì 28 marzo 2022

Il Vangelo del Martedì 29 Marzo 2022

 

Della 4° settimana di Quaresima.

Beato Bertoldo, priore generale dei Carmelitani.

Prima Lettura

Vidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest'acqua porterà salvezza.

Dal libro del profeta Ezechiele (47,1-9.12)

In quei giorni [l'angelo] mi condusse all'ingresso del tempio [del Signore]

e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la

facciata del tempio era verso oriente.

Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale

dell'altare.

Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino

alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.

Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille

cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia.

Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva

al ginocchio.

Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi.

Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque

erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado.

Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?».

Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda

del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra.

Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Aràba

ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque.

Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce

vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là

dove giungerà il torrente tutto rivivrà.

Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto,

le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese

matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario.

I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

Parola di Dio.

Vangelo

All'istante quell'uomo guarì.

Dal Vangelo secondo Giovanni (5,1-16) anno pari.

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.

A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in

ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero

di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.

Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato.

Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così,

gli disse: «Vuoi guarire?».

Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella

piscina quando l'acqua si agita.

Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me».

Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina».

E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.

Quel giorno però era un sabato.

Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non

ti è lecito portare la tua barella».

Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua

barella e cammina"».

Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina"?».

Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era

allontanato perché vi era folla in quel luogo.

Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito!

Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio».

Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.

Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Vuoi guarire?

Che domanda idiota!

Che provocazione, qui e altrove!

Ovvio che vogliamo guarire!

Ne siete proprio sicuri?

Gesù, ponendo questa sconcertante domanda al paralitico della porta di Beztatà,

ci pone davanti alle nostre responsabilità.

Per il paralitico, abituato a mendicare per tutta la sua vita, guarire significa

cambiare radicalmente, e non necessariamente in meglio.

Come il cieco nato può essere accusato di avere ingannato tutti fino ad allora,

guarire significa imparare in età adulta un lavoro, rimboccarsi le maniche.

No, non è affatto scontato voler guarire.

Quante volte coltiviamo inconsciamente il nostro dolore che, in qualche modo,

ci dona un’identità, suscita commiserazione e attenzione da parte degli altri.

Voler guarire è un affare impegnativo, che ci riguarda, che ci obbliga a conversione,

e non sempre ne siamo entusiasti, ma se ci facciamo aiutare dalla preghiera, forse

riusciamo a diventare adulti nella fede.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona Settimana Santa amici, Fausto.