lunedì 14 dicembre 2020

Il Vangelo del Martedì 15 Dicembre 2020

 

Della 3° settimana di Avvento.

Prima lettura dal libro del profeta Sofonìa (3,1-2.9-13).

Così dice il Signore: «Guai alla città ribelle e impura, alla città che opprime!

Non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione.

Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio».

«Allora io darò ai popoli un labbro puro, perché invochino tutti il nome del

Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.

Da oltre i fiumi di Etiopia coloro che mi pregano, tutti quelli che ho disperso,

mi porteranno offerte.

In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me,

perché allora allontanerò da te tutti i superbi gaudenti, e tu cesserai di

inorgoglirti sopra il mio santo monte.

Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero».

Confiderà nel nome del Signore il resto d'Israele.

Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà

più nella loro bocca una lingua fraudolenta.

Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (21,28-32) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del

popolo: «Che ve ne pare?

Un uomo aveva due figli.

Si rivolse al primo e disse: "Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna".

Ed egli rispose: "Non ne ho voglia".

Ma poi si pentì e vi andò.

Si rivolse al secondo e disse lo stesso.

Ed egli rispose: "Sì, signore". Ma non vi andò.

Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano

avanti nel regno di Dio.

Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto;

i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto.

Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno

pentiti così da credergli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non serve l’apparenza per incontrare Dio, neppure quella santa.

I più devoti, i religiosi, i sacerdoti, nonostante la loro cultura, la loro conoscenza,

la loro pratica religiosa, non hanno riconosciuto il Battista, figuriamoci il Signore!

La spiegazione, secondo Gesù, è in un cuore che non sa fidarsi, che non sa stupirsi,

che è talmente convinto delle proprie posizioni da non mettersi in discussione.

E da diventare falso, santamente.

Come il figlio che vuole fare il bravo ragazzo, apparire santo davanti al Padre,

così i farisei e i sadducei pensano solo a presentarsi giusti davanti a Dio che

non conoscono veramente.

L’altro fratello, invece, duro e tagliente, che manifesta la sua insofferenza agli ordini

del Padre, è capace, con i fatti, di convincersi ad andare almeno qualche ora a

lavorare nella vigna.

Attenti, amici, noi avvezzi al sacro, bazzicatori di sacrestie, professionisti della fede

a non commettere lo stesso errore, a non pararci dietro ai taccuini su cui annotiamo

le nostre buone azioni, alle nostre rinunce quaresimali, alla nostra stanca preghiera.

Aneliamo a Cristo come hanno saputo fare gli ultimi, i perdenti, coloro che

avevano perso tutto, e trovato Dio, attraverso l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.