1° Lettura dal libro del
Siràcide (51,17-27)
Dal Vangelo secondo Marco (11,27-33) anno B.
In quel tempo Gesù e i suoi discepoli andarono
di nuovo a Gerusalemme.
E, mentre egli camminava nel tempio, vennero
da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani
e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose?
O chi ti ha dato l'autorità di farle?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda.
Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità
faccio questo.
Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli
uomini? Rispondetemi».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo:
"Dal cielo", risponderà:
"Perché allora non gli avete creduto?".
Diciamo dunque: "Dagli uomini"?».
Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano
che Giovanni fosse veramente un profeta.
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».
E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale
autorità faccio queste cose».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
La sapienza che viene da Dio non è frutto di
studio o di conoscenza astratta.
Piuttosto, essa nasce e cresce in noi man mano
che pratichiamo la via del bene e dell’osservanza
della parola di Dio.
In questo modo, essa diviene la guida delle nostre
azioni-anche le più ordinarie-e ci conduce verso
la nostra meta, che è la santità.
Dunque, tale sapienza è alla portata di tutti e non
esclusiva soltanto di qualcuno, magari
particolarmente dotato di intelligenza.
È sapienza dei semplici e degli umili, che è in
grado
di vedere le cose veramente importanti nella vita.
Pregare per ottenere questo dono da Dio è segno di
grande maturità spirituale, perché significa che si
è
capito per cosa vale davvero la pena di vivere.
Non come facevano i farisei.
L’atteggiamento del Signore è significativo.
Egli si comporta con i farisei così come essi si
comportano con Lui; ma in realtà, il suo
atteggiamento
è dettato da motivazioni ancora più profonde.
È inutile discutere o dare risposte a chi, già in
partenza,
ha deciso di non ascoltare; chi non vuole vedere la
verità, non l’accoglierà da nessuno che provi a
dirgliela.
Il caso di Giovanni il Battista e le considerazioni
opportunistiche che fanno i nemici di Gesù sono il
segno che essi non vogliono accogliere nessuna
parola che viene da Lui.
Quando non vogliamo accogliere la parola di Gesù,
perché crediamo che essa sia troppo esigente,
abbiamo
lo stesso atteggiamento.
Vorremmo sentire altre parole, ma Lui non ce le
dice,
perché non vogliamo accogliere quanto ci ha già
manifestato.
Accogliamo la Parola del Vangelo, meditiamola bene,
perché è parola del Signore, aiutandoci con la
preghiera.
Padre nostro che
sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri
debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non
ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal
male. Amen.
Ave, o Maria,
piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio
ora e sempre nei
secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.