venerdì 3 giugno 2022

Il Vangelo del Sabato 4 Giugno 2022

 

Della 7° settimana del Tempo di Pasqua.

San Francesco Caracciolo, Sacerdote.

Prima Lettura

Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio.

Dagli Atti degli Apostoli (28,16-20.30-31)

Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato

di guardia.

Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero,

disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le

usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle

mani dei Romani.

Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermi in libertà, non avendo

trovato in me alcuna colpa degna di morte.

Ma poiché i Giudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare,

senza intendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente.

Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della

speranza d'Israele che io sono legato da questa catena».

Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e

accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio

e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza

e senza impedimento.

Parola di Dio.

Vangelo

Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte,

e la sua testimonianza è vera.

Dal Vangelo secondo Giovanni (21,20-25) anno pari.

In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù

amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva

domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?».

Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?».

Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?

Tu seguimi».

Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto.

Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che

egli rimanga finché io venga, a te che importa?».

Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo

che la sua testimonianza è vera.

Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una

per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che

si dovrebbero scrivere.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Vangelo ci narra un ultimo episodio curioso, riguardante la vita degli apostoli

con il loro Maestro, ed alla fine del racconto, quasi come una firma, il testo si

conclude con la dichiarazione che, colui che scrive è stato testimone oculare

dei fatti che sono narrati in tutto il Vangelo.

Giovanni, discreto e umile, è colui che si nasconde dietro questa espressione.

Chissà con quale intensità, egli, testimoniava la sua amicizia ed il suo profondo

affetto nei confronti di Gesù, quando ne parlava con gli altri discepoli.

Possiamo immaginare l’apostolo amato da Gesù, ormai vecchio con i capelli

ormai bianchi, mentre ricorda con gli occhi lucidi gli episodi più importanti

a cui aveva assistito.

Anche noi, siamo chiamati a dare questa testimonianza vibrante e concreta,

di quanto il Signore ci ha amato e ci ama, ogni giorno della nostra vita.

Non dobbiamo vergognarci di raccontare il suo amore, (magari saremo criticati

o derisi, come succede spesso anche a me), facendoci aiutare dalla preghiera.  

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.