domenica 4 agosto 2019

Il Vangelo del Lunedì 5 Agosto 2019


Della 18° settimana del Tempo Ordinario.
Dedicazione Basilica di S. Maria Maggiore.
1° Lettura dal libro dei Numeri (11,4b-15)
In quei giorni, gli Israeliti ripresero a piangere e dissero: «Chi ci darà
carne da mangiare?
Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cetrioli,
dei cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell'aglio.
Ora la nostra gola inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono
altro che questa manna».
La manna era come il seme di coriandolo e aveva l'aspetto della resina odorosa.
Il popolo andava attorno a raccoglierla, poi la riduceva in farina con la macina
o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce;
aveva il sapore di pasta con l'olio.
Quando di notte cadeva la rugiada sull'accampamento, cadeva anche la manna.
Mosè udì il popolo che piangeva in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della
propria tenda; l'ira del Signore si accese e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè.
Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto del male al tuo servo?
Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto
questo popolo?
L'ho forse concepito io tutto questo popolo?
O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: "Portalo in grembo", come la
nutrice porta il lattante, fino al suolo che tu hai promesso con giuramento ai
suoi padri?
Da dove prenderò la carne da dare a tutto questo popolo?
Essi infatti si lamentano dietro a me, dicendo: "Dacci da mangiare carne!".
Non posso io da solo portare il peso di tutto questo popolo; è troppo pesante per me.
Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato
grazia ai tuoi occhi; che io non veda più la mia sventura!».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (14,13-21) anno dispari.
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di
là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e
guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto
ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».
Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare».
Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!».
Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due
pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai
discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene.
Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare
le donne e i bambini.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù moltiplica i pani e i pesci partendo dal poco che abbiamo.
A volte diciamo: “Io non ho talento, io non ho la forza, io non ho la volontà,
io non ho cultura, io non ho esperienza, io non ho fantasia, io non ho qualità”.
Ma il problema non è fare o saper fare tante cose, l’essenziale è donarle,
metterle a disposizione degli altri, (pensate che io che ogni giorno metto
questo commento del Vangelo sia uno cha ha cultura?
Vi sbagliate, ho fatto la quinta elementare tanti anni fa, l’unica cosa che sono riuscito
a fare, è essermi messo a disposizione e lasciarmi penetrare dallo Spirito Santo).
Il nulla che abbiamo, se condiviso, può diventare molto, perché ci pensa Lui,
il Signore, a farlo diventare tale.
Più si condivide e più le cose si moltiplicano.
Cosa potrebbe accadere se mettessimo a disposizione degli altri le nostre risorse
e ciò che sappiamo fare?
Quando si agisce per conto proprio, si rischia di sbagliare perché non ci si confronta,
invece il nostro poco diventa tanto se è offerto, se non è tenuto gelosamente per sé.
Il Signore ci aiuti a prendere coscienza che il poco che abbiamo può essere molto,
se questo poco lo sappiamo condividere, ma se ci è faticoso la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.