domenica 15 settembre 2019

Il Vangelo del Lunedì 16 Settembre 2019


Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
SS. Cornelio papa, e Cipriano vescovo e martire.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (2,1-8)
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche,
preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che
stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla,
dignitosa e dedicata a Dio.
Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole
che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini,
l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti.
Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato
fatto messaggero e apostolo-dico la verità, non mentisco–, maestro dei pagani
nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani
pure, senza collera e senza contese.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (7,1-10) anno dispari.
In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al
popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire.
Il centurione l'aveva molto caro.
Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a
pregarlo di venire e di salvare il suo servo.
Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu
gli conceda quello che chiede-dicevano–, perché ama il nostro popolo ed è
stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro.
Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni
amici a dirgli: «Signore, non disturbarti!
Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi
sono ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito.
Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me
e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio
servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».
All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva,
disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».
E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La fede vera, per sua natura, è semplice.
Questo significa che di fronte alla parola di Gesù, il centurione non ha
bisogno di altre prove o conferme.
Non gli serve nemmeno che il Maestro si scomodi per venire di persona;
egli crede che la sua parola può fare il miracolo, e tanto basta.
Come si fa per avere una fede così?
Evidentemente, nel cuore di quest’uomo, la grazia di Dio già lavorava in
maniera nascosta, e….per noi?
È evidente che la fede non è statica, ma va esercitata continuamente; come
se avessimo un fiore, per vederlo bello dobbiamo ogni giorno innaffiarlo
con cura, la fede è uguale!
Come quando in ogni occasione, nella nostra giornata, diventa buona per fare
atti di fede nella potenza di Gesù, allora si cresce sempre più in
quest’atteggiamento di confidenza in Lui.
A quel punto, chiediamo sapendo che Egli ha già posto nel suo cuore ogni
nostra necessità, e Lui ci darà ciò che davvero serve al nostro bene.
Non è assolutamente semplice, ma per riuscirci dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.