lunedì 8 maggio 2017

Il Vangelo del Martedì 9 Maggio 2017

Della IV settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (11,19-26)
Dal Vangelo secondo Giovanni (10,22-30) anno dispari.
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione.
Era inverno.
Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone.
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando
ci terrai nell’incertezza?
Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io
compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me.
Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno
le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può
strapparle dalla mano del Padre.
Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù conclude questo brano con un'affermazione davvero importante,
Lui e il Padre sono una cosa sola.
Ma questa rivelazione poteva essere compresa soltanto da coloro
i quali facevano effettivamente parte del gregge del Signore.
Questo ci fa riflettere su un importante aspetto della nostra fede; si è
pecore del gregge di Dio solo ed esclusivamente quando si vive in
un atto di fede convinto e continuo nella persona del Signore.
Questo dà forma alla nostra vita in maniera chiara, Dio non sa cosa
farsene di coloro che vogliono far parte del suo gregge soltanto quando
ciò non debba costare niente più che portare un distintivo di appartenenza.
Gesù Cristo vuole fedeli, non persone che fanno discorsi di
convenienza con Lui.
E noi, siamo veramente disposti a diventare parte del suo gregge,
anche se ci costa fatica?
Spero di si, se facciamo fatica, abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.