venerdì 2 maggio 2025

Il Vangelo del Sabato 3 Maggio 2025

 

Della 2° settimana del Tempo di Pasqua.

Santi Filippo e Giacomo, Apostoli.

Prima Lettura

Il Signore apparve a Giacomo,

e quindi a tutti gli apostoli.

Dalla prima lettera di san

Paolo apostolo ai Corìnzi (15,1-8a)

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi

ho annunciato e che voi avete ricevuto,

nel quale restate saldi e dal quale siete

salvati, se lo mantenete come ve

l'ho annunciato.

A meno che non abbiate creduto invano!

A voi infatti ho trasmesso, anzitutto,

quello che anch'io ho ricevuto, cioè che

Cristo morì per i nostri peccati secondo

le Scritture e che fu sepolto e che è risorto

il terzo giorno secondo le Scritture e che

apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

In seguito apparve a più di cinquecento

fratelli in una sola volta: la maggior parte

di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.

Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a

tutti gli apostoli.

Ultimo fra tutti apparve anche a me.

Parola di Dio.

Vangelo

Da tanto tempo sono con voi e tu

non mi hai conosciuto, Filippo?

Dal Vangelo secondo

Giovanni (14,6-14) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù a Tommaso:

«Io sono la via, la verità e la vita.

Nessuno viene al Padre se non per

mezzo di me.

Se avete conosciuto me, conoscerete anche

il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo

avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il

Padre e ci basta».

Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono

con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

Chi ha visto me, ha visto il Padre.

Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"?

Non credi che io sono nel Padre e il

Padre è in me?

Le parole che io vi dico, non le dico da

me stesso; ma il Padre, che rimane in me,

compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e il

Padre è in me.

Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in

me, anch'egli compirà le opere che io

compio e ne compirà di più grandi di

queste, perché io vado al Padre.

E qualunque cosa chiederete nel mio

nome, la farò, perché il Padre sia

glorificato nel Figlio.

Se mi chiederete qualche cosa nel mio

nome, io la farò».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Come biasimare il povero Filippo?

A volte Gesù supera davvero il limite,

spinge davvero troppo l’acceleratore!

Per un ebreo era già una rivoluzione

quasi impossibile cambiare la propria

idea su Dio.

Ma i Dodici l’avevano fatto, avevano

lentamente convertito il proprio cuore al

volto di Dio così come Gesù, durante i tre

anni di predicazione, l’aveva raccontato.

Ora, alla fine della storia di Gesù, il

desiderio di vedere il Padre, il Dio

di Gesù, è forte e crescente.

Ma Gesù compie un ulteriore salto in

avanti; chi ha visto Lui ha visto il Padre.

Quindi, afferma il Maestro, non solo Egli

è venuto a parlare in maniera innovativa

di Dio, non è solo un grande profeta,

un uomo spirituale con una grande

intimità con Dio.

Non è solo col Padre ma del Padre,

perché Lui e il Padre sono una cosa sola.

Ci vorrà ancora del tempo e molto

Spirito Santo per capire l’enormità di

questa affermazione, per definire l’identità

di Gesù, ma la direzione è tracciata.

Solo dopo la resurrezione i discepoli

capiranno che Gesù è la presenza stessa

di Dio, che è più del Messia, è il figlio

stesso di Dio.

Guardando Gesù noi già intravediamo il

volto del Padre, ed allora, preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.