sabato 8 ottobre 2016

Il Vangelo di Domenica 9 Ottobre 2016

28 Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal secondo libro dei Re (5,14-17)
2° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo
apostolo a Timòteo (2,8-13)
Dal Vangelo secondo Luca (17,11-19) anno C.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava
la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi,
che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù,
maestro, abbi pietà di noi!».
Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi
ai sacerdoti».
E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio
a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi,
per ringraziarlo.
Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci?
E gli altri nove dove sono?
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria
a Dio, all’infuori di questo straniero?».
E gli disse: «Àlzati e và’; la tua fede ti ha salvato!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nel Vangelo vengono riportati tanti miracoli; ma spesso a tali
miracoli non corrispondono altrettante espressioni di ringraziamento.
Ovviamente, Gesù non cerca la gratitudine umana; Egli vuole
mostrare soprattutto che le promesse dei profeti si sono realizzate
e che quei segni rivelano la pienezza dei tempi.
Eppure, Egli si accorge che un samaritano torna a ringraziarlo,
ed il Signore comprende che quell’uomo ha ricevuto ben più che
una guarigione; egli ha aperto il cuore alla grazia, per cui si è reso
conto che, chi lo ha guarito, non è semplicemente un taumaturgo.
L’uomo ha fatto anche esperienza della salvezza.
Le grazie che riceviamo devono spingerci ad entrare in un dinamismo
di ringraziamento e di gratitudine, altrimenti non servono.
Purtroppo, anche noi ci dimentichiamo spesso di ringraziare il Signore,
siamo solo pronti a criticarlo quando le cose vanno male.
Prendiamo l’abitudine di ringraziarlo ogni mattina con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.