venerdì 10 aprile 2015

Il Vangelo del Sabato 11 Aprile 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (4,13-21)
Dal Vangelo secondo Marco (16,9-15) anno B.
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato,
Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla
quale aveva scacciato sette demòni.
Questa andò ad annunciarlo a quanti erano
stati con lui ed erano in lutto e in pianto.
Ma essi, udito che era vivo e che era stato
visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a
due di loro, mentre erano in cammino verso
la campagna.
Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri;
ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre
erano a tavola, e li rimproverò per la loro
incredulità e durezza di cuore, perché non avevano
creduto a quelli che lo avevano visto risorto.
E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate
il Vangelo a ogni creatura».
Parola del Signore.
I sacerdoti e gli anziani, di fronte all’evidenza,
intimano a Pietro e Giovanni di non parlare più di Gesù.
Tante volte anche a noi succede la stessa cosa.
Ma un fuoco arde nel loro cuore, per cui essi non
possono tacere ciò di cui sono stati testimoni.
Quello che è davvero giusto, per i due apostoli,
è narrare la misericordia di Dio manifestatasi in
Gesù, anche se questo costerà loro la persecuzione.
Il Signore vuole servirsi di noi per poter toccare
tanti cuori; abbiamo il coraggio di essere testimoni
del suo amore con la nostra vita?
È difficile, di fronte a certe umiliazioni ricevute
a causa di Gesù, ci dileguiamo, per questo
facciamo tanta fatica.
Ed allora, vediamo che due elementi fanno di
questo brano evangelico una vera e propria perla;
da un lato l’ostinazione dei discepoli i quali, di
fronte alle diverse testimonianza ricevute,
non vogliono credere.
Su questa incredulità ostinata splende però la
luce di Cristo, il quale compare davanti a loro
per dissipare ogni dubbio.
Egli li rimprovera, e poi li manda ad annunziarlo
ai loro confratelli; è una ulteriore attenzione
di fiducia in essi.
Nonostante la durezza del nostro cuore, il Signore
non ci rinfaccia le nostre manchevolezze, ma
continua a chiamarci per collaborare con Lui.
Coraggio allora, rendiamoci disponibili a collaborare
con il Signore, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.