martedì 12 dicembre 2023

Il Vangelo del Mercoledì 13 Dicembre 2023

 

Della 2° Domenica di Avvento.

Santa Lucia, Vergine e Martire.

Prima lettura.

Il Signore dà forza a chi è stanco.

Dal libro del profeta Isaìa (40,25-31)

«A chi potreste paragonarmi, quasi che

io gli sia pari?» dice il Santo.

Levate in alto i vostri occhi e guardate:

chi ha creato tali cose?

Egli fa uscire in numero preciso il loro

esercito e le chiama tutte per nome; per

la sua onnipotenza e il vigore della sua

forza non ne manca alcuna.

Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele,

ripeti: «La mia via è nascosta al Signore

e il mio diritto è trascurato dal mio Dio»?

Non lo sai forse?

Non l'hai udito?

Dio eterno è il Signore, che ha creato

i confini della terra.

Egli non si affatica né si stanca, la sua

intelligenza è inscrutabile.

Egli dà forza allo stanco e moltiplica

il vigore allo spossato.

Anche i giovani faticano e si stancano,

gli adulti inciampano e cadono; ma

quanti sperano nel Signore riacquistano

forza, mettono ali come aquile, corrono

senza affannarsi, camminano senza stancarsi.

Parola di Dio.

Vangelo.

Venite a me, voi tutti che siete affaticati.

Dal Vangelo secondo Matteo (11,28-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me,

voi tutti che siete stanchi e oppressi,

e io vi darò ristoro.

Prendete il mio giogo sopra di voi e

imparate da me, che sono mite e umile di

cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.

Il mio giogo infatti è dolce e il mio

peso leggero».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il volto di Dio, dicevamo ieri.

Potremmo quasi tagliare la storia

dell’umanità a metà; il tempo della ricerca

e il tempo della scoperta, il prima e il

dopo la venuta di Cristo.

Il prima; la faticosa ricerca dell’uomo

di un senso, di una misura, della verità,

storia illuminata dall’esperienza di un

popolo, Israele, fiero di avere ricevuto

una missione straordinaria; raccontare

Dio, poiché a lui Dio si era raccontato.

Un’esperienza, però, fatta di momenti

esaltanti e di fatica e fallimenti, di grandi

slanci e scoperte e di ripensamenti e

debolezze finché Dio, stanco di essere

frainteso, è venuto a raccontarci il suo

vero volto, a mettere un punto definitivo,

a raccontarsi nel Signore Gesù.

Il dopo; un popolo, La Chiesa, che cerca

di restare fedele al volto di Dio, di

annunciarlo, di viverlo, anch’essa in

continuo equilibrio, in precaria condizione,

in cammino verso la pienezza tra le

persecuzioni del mondo e le

consolazioni di Dio.

Natale è fermarci al centro, al cuore, al

dramma di un Dio che chiede accoglienza,

alla sfida di un cambiamento di mentalità,

Natale è lo sconcerto di un Dio che diventa

bambino, che svela un volto fragile, che

rischia-cosa è più indifeso di un bambino?-di

essere ignorato, dramma di un Dio che

talmente ama l’umanità da correre il

rischio di essere frainteso.

Gesù è l’unico che può ristorare le nostre

anime, l’unico che può con verità

accogliere chi è affaticato e oppresso.

Gesù è davvero il rifugio della nostra vita,

rifugio esigente, però, che ama e consola

ma che chiede di imitarlo.

Colui che ha conosciuto la tenerezza di

Dio diventa testimone e specchio di tale

amore per l’umanità, per il fratello

che incontra.

Viviamo questa giornata di attesa del

Natale vivendo con mitezza, cioè in un

atteggiamento non-violento ma propositivo,

accogliente e umile, cioè consapevole

che non possediamo nel nostro cuore la

risposta al vivere ma che solo in Dio

possiamo ricevere pace e luce. 

Noi veniamo a te, Signore, stanchi e

oppressi, perché solo Tu sai dare sollievo

e libertà, e ci mettiamo alla tua scuola,

per diventare miti e umili di cuore.

Vieni Signore Gesù, noi ti preghiamo!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.