giovedì 26 settembre 2024

Il Vangelo del Venerdì 27 Settembre 2024

 

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.

San Vincenzo Dè Paoli, presbitero.

Prima Lettura

Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.

Dal libro del Qoèlet (3,1-11)

Tutto ha il suo momento, e ogni evento

ha il suo tempo sotto il cielo.

C’è un tempo per nascere e un tempo

per morire,

un tempo per piantare e un tempo per

sradicare quel che si è piantato.

Un tempo per uccidere e un tempo per curare,

un tempo per demolire e un tempo per costruire.

Un tempo per piangere e un tempo per ridere,

un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.

Un tempo per gettare sassi e un tempo

per raccoglierli,

un tempo per abbracciare e un tempo

per astenersi dagli abbracci.

Un tempo per cercare e un tempo per

perdere, un tempo per conservare e un

tempo per buttar via.

Un tempo per strappare e un tempo per

cucire, un tempo per tacere e un tempo

per parlare.

Un tempo per amare e un tempo per odiare,

un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?

Ho considerato l’occupazione che Dio ha

dato agli uomini perché vi si affatichino.

Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo;

inoltre ha posto nel loro cuore la durata

dei tempi, senza però che gli uomini

possano trovare la ragione di ciò che Dio

compie dal principio alla fine.

Parola di Dio.

Vangelo

Tu sei il Cristo di Dio.

Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto.

Dal Vangelo secondo Luca (9,18-22) anno pari.

Un giorno Gesù si trovava in un luogo

solitario a pregare.

I discepoli erano con lui ed egli pose loro

questa domanda: «Le folle, chi dicono

che io sia?».

Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri

dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti

che è risorto».

Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite

che io sia?».

Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».

Egli ordinò loro severamente di non

riferirlo ad alcuno.

«Il Figlio dell’uomo-disse-deve soffrire

molto, essere rifiutato dagli anziani, dai

capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire

ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Chi sono io per te?

La domanda, inquietante, è rivolta ad ogni

discepolo, sempre, anche a quegli uomini

di Chiesa del nostro tempo che stanno

cercando di distruggere la vera Chiesa

di Cristo; e Lui dice ancora anche a

loro: “Chi sono Io per voi?”.

A te che leggi, amico, a me che scrivo,

cercando di mettere il mio dono a

servizio del Regno, cercando di non

farmi chiudere la bocca dai loschi

personaggi a cui danno fastidio le

verità che scrivo.

Chi è per te Gesù, amico lettore?

All’inizio lo seguiamo; alcuni per

abitudine, perché cresciuti in ambiente

cristiano, altre volte dopo una riscoperta

in età adulta, dopo un percorso di

conversione inatteso.

Chi è per te Gesù, amico?

C’è un tempo in cui questa domanda

diventa ineludibile, è lo stesso Signore

a non volere discepoli a traino, cristiani

per abitudine, ma uomini e donne motivati,

capaci, sempre, di mettersi in discussione,

di lasciarsi illuminare, di accogliere la

Parola con stupore.

Chi è per te il Signore?

Trovati, troviamoci, amici, qualche

minuto, oggi, per rispondere.

Pensiamo all’oggi, non al passato,

pensiamo a ciò che Lui ora è per noi.

Forse è compassione, tormento, assenza,

amico, nostalgia, fuoco, ghiaccio,

passione, rabbia.

Il Signore scuote, interroga, provoca,

stimola; non blandisce, dice chiaramente

che seguirlo significa entrare nella logica

stringente e dolorante della croce, nella

logica, che Lui per primo ha vissuto fino

in fondo, del dono totale di sé, facendosi

aiutare, Lui per primo dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.