sabato 18 novembre 2017

Il Vangelo di Domenica 19 Novembre 2017

Della 33° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro dei Proverbi (31,10-13.19-20.30-31)
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (5,1-6)
Dal Vangelo secondo Matteo (25,14-30) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come
a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò
loro i suoi beni.
A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità
di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne
guadagnò altri cinque.
Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel
terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque,
dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati
altri cinque”.
“Bene, servo buono e fedele–gli disse il suo padrone–, sei stato fedele nel poco,
ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai
consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”.
“Bene, servo buono e fedele–gli disse il suo padrone–, sei stato fedele nel
poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse:
“Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e
raccogli dove non hai sparso.
Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra:
ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove
non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio
denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse.
Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.
Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha,
verrà tolto anche quello che ha.
E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Quando si vive in Dio come suoi veri discepoli, non si può stare con le
mani in mano.
Tutto deve servire e deve essere orientato all'unico vero fine della nostra
vita, che è la felicità eterna.
Dunque, perché perdere tempo nella paura o nel timore, quasi come se Dio
si dimenticasse di noi e non ci aiutasse a portare a compimento quello
che Egli ci chiede?
Questo è stato il peccato del servo pigro; egli si è dato da fare tanto nella
sua vita, ma non ha saputo riconoscere il tempo nel quale Dio gli chiedeva
di mettere a disposizione tutto di sé per la causa del Vangelo.
Per tale motivo egli viene escluso dalla comunione con Lui.
Quanto ci impegniamo ogni giorno affinchè quello che facciamo ci
serva per aiutare Dio nella sua opera di salvezza?
Per Lui, noi siamo indispensabili, perciò non perdiamo tempo e non
nascondiamoci, piuttosto facciamoci aiutare dalla preghiera per essere
sempre in comunione con Lui.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.